Nobel per la fisica 2020 a Penrose, Genzel e Ghez: i teorici dei buchi neri

Nobel per la fisica 2020 a Penrose, Genzel e Ghez: i teorici dei buchi neri
Martedì 6 Ottobre 2020, 12:22 - Ultimo agg. 7 Ottobre, 07:45
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Il Nobel per la Fisica 2020 è stato diviso una metà a Roger Penrose «per la scoperta che la formazione dei buchi neri è una robusta previsione della teoria generale della relatività», l'altra metà congiuntamente a Reinhard Genzel e Andrea Ghez «per la scoperta di un oggetto compatto supermassiccio al centro della nostra galassia». Lo ha annunciato l'Accademia reale svedese delle Scienze.

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Roger Penrose è stato premiato per avere messo a punto il metodo matematico per dimostrare la teoria della relatività generale di Einstein e di essere arrivato, per questa strada, a dimostrare che la teoria prevede la formazione dei buchi neri, mostri cosmici che occupano lo spazio-tempo catturando qualsiasi cosa abbiano nelle vicinanze. In seguito Reinhard Genzel e Andrea Ghez hanno scoperto che il centro della nostra galassia, la Via Lattea, è occupato da un oggetto invisibile e massiccio. Alla luce delle conoscenze attuali l'unica spiegazione possibile è l'esistenza di un buco nero. 

I PREMIATI Cosmologo di fama internazionale, Penrose è nato nel 1932 in Gran Bretagna, a Colchester, e nel 1957 si era laureato nell'Università di Cambridge. Ha insegnato a lungo nell'Università di Oxford.
Reinhard Genzel è nato nel1952 in Germania, a Bad Homburg vor der H”he. Si è laureato nel 1978 nell'Università tedesca di Bonn e in seguito ha diretto l'Istituto Max Planck per la Fisica Extraterrestre. In seguito si è trasferito negli Stati Uniti per insegnare nell'Università della California a Berkeley. Il più giovane dei premiati, Andrea Ghez, è nato nel1965 negli Stati Uniti, a New York, e nel 1992 si è lureato presso il California Institute of Technology (Caltech). Attualmente insegna nell'Università della California a Los Angeles. 

 

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NOBEL LETTERATURA La scrittrice caraibica naturalizzata statunitense Jamaica Kincaid, 71 anni, e la poetessa canadese Anne Carson, 70 anni, sono indicate come le possibili vincitrici del Premio Nobel per la Letteratura 2020. Il prestigioso riconoscimento dell'Accademia Reale Svedese sarà annunciato giovedì prossimo, 8 ottobre, alle ore 13. Secondo il sito di scommesse Ladbrokes, tra i favoriti alla vittoria ci sarebbe anche Maryse Condè, la scrittrice della Guadalupa che nel 2018 è stata insignita del New Academy Prize in Literature, il Premio Nobel alternativo assegnato in assenza del premio tradizionale. Altri nomi di punta degli scommettitori sono la scrittrice russa Lyudmila Ulitskaya, il romanziere bestseller giapponese Haruki Murakami, l'acclamata autrice canadese Margaret Atwood e il poeta e drammaturgo keniota Ngugi wa Thiong'o. Tuttavia l'Accademia Svedese, secondo le indiscrezioni raccolte dalla stampa di Stoccolma, potrebbe anche «rispolverare qualche vecchio candidato» come l'ungherese Peter Nadas, l'albanese Ismael Kadare, il romeno Mircea Cartarescu o dell'israeliano David Grossman.

Dopo il doppio premio assegnato l'anno scorso (per il 2019 allo scrittore austriaco Peter Handke e per il 2018 alla scrittrice polacca Olga Tokarczuk) il Nobel della Letteratura torna per il 2020 alla tradizionale cadenza di un solo vincitore.
I giurati del Premio Nobel della Letteratura - che hanno già deciso il nome - hanno ritrovato un'armonia di intenti dopo lo scandalo per molestie sessuali che nel 2018 ha travolto l'Accademia Svedese con numerose dimissioni e varie modifiche ai regolamenti interni. La bufera portò alla condanna per stupro di Jean-Claude Arnault, marito della poetessa Katarina Frostenson, costretta a lasciare lo scranno dell'Accademia Svedese per aver coperto, insieme ad altri giurati, le molestie del potente marito. Quest'anno i vincitori di tutti i Premi Nobel riceveranno una somma in denaro più consistente che nel recente passato. La Fondazione Nobel ha annunciato infatti che la dotazione per ciascun riconoscimento è stata aumentata a 10 milioni di corone svedesi (1,1 milioni di dollari), rispetto ai 9 milioni degli ultimi anni. Come di consueto la cerimonia di premiazione si terrà il 10 dicembre, anniversario della morte dell'industriale svedese Alfred Nobel, l'inventore della dinamite, che istituì i premi. Ma non sarà nè solenne nè mondana come negli anni precedenti a causa del Covid. Il banchetto di gala nel municipio di Stoccolma è stato annullato. 

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