Scoperto oggetto cosmico mai visto finora: ecco la misteriosa sorgente luminosa che interroga gli scienziati

Scoperto oggetto cosmico mai visto finora: ecco la misteriosa sorgente luminosa che interroga gli scienziati
Scoperto oggetto cosmico mai visto finora: ecco la misteriosa sorgente luminosa che interroga gli scienziati
Mercoledì 26 Gennaio 2022, 19:16 - Ultimo agg. 29 Gennaio, 08:02
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Un oggetto cosmico misterioso e mai visto finora è stato scoperto da un gruppo di astrofisici del Centro Internazionale di ricerca per la radio astronomia dell'Università Curtin in Australia. Il corpo celeste assomiglia a una sorta di faro che emette, a intervalli regolari di circa 20 minuti, lampi d'onde radio molto intensi. Andrea Possenti, dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) a Cagliari, commentando la ricerca ha detto all'Ansa che «si tratta di un tipo di impulso radio finora mai riscontrato». Questi anomali impulsi sono dei pacchetti di onde radio, molto intensi e lunghi alcune decine di secondi, che si ripetono a intervalli regolari di poco più di 18 minuti.

«Da decenni - ha detto Possenti - conosciamo e studiamo impulsi simili a questi ,che riteniamo siano prodotti da stelle molto compatte note come pulsar.

In generale, però. le pulsar emettono impulsi molto più brevi e molto più rapidamente, della durata compresa tra pochi millisecondi e pochi secondi. Una sorgente come quella scoperta descritta su Nature è qualcosa di molto diverso». L'anomalia, secondo gli autori della ricerca, potrebbe dimostrare l'esistenza di una sottofamiglia di pulsar finora sconosciuta, particolarmente 'lentè, oppure essere prodotta da una magnetar, ossia stelle di neutroni caratterizzate da campi magnetici molto intensi e ancora poco studiate. Curiosamente il segnale osservato è molto intenso, eppure era finora sfuggito alle rilevazioni.

«Ciò - -ha rilevato Possenti - potrebbe essere dovuto a due motivi: uno 'tecnicò e uno 'praticò: dato che le pulsar a noi note hanno periodi e impulsi molto rapidi, tutti gli strumenti che cercano questi segnali si focalizzano su intervalli molto più brevi. A questo si aggiunge il problema delle interferenze. Le onde radio sono molto usate nelle attività umane e quindi distinguere un segnale anomalo proveniente dal cielo è in realtà molto complicato». La scoperta di queste nuove sorgenti apre ora alla possibilità di ipotizzare nuovi esperimenti e campagne di osservazione per andare alla caccia di questi nuovi oggetti cosmici. 

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