«I nostri dubbi sulla presenza di intelligenze provenienti da altrove sulla terra, sono oramai pochissimi. Le anticipazioni del NYT, sembrano non dire nulla in più di quanto già sapevamo: sulla terra, quale essere intelligente, molto probabilmente, non c'è solo l'uomo» dicono in un comunicato i ricercatori Angelo Carannante e l'ingegner Ennio Piccaluga.
«Una significativa percentuale degli avvistamenti ufo, anche da noi personalmente indagati, lascia spazio a poche interpretazioni convenzionali.
«Improvvisamente, da velocità elevatissime, assumono una posizione stazionaria, fanno movimenti a zig zag, curve a 90 gradi e più. I droni, che oggi pur hanno raggiunto un grado di perfezione tecnologica eccellente, non riescono minimamente a raggiungere tali prestazioni. Vi sono tante testimonianze di militari (ma anche nelle centinaia di ufo files direttamente da noi indagati, non di rado tutto confermato da rilevazioni strumentali), relative ad uap che letteralmente scompaiono da un lato del cielo, per riapparire sul versante completamente opposto: in pratica un cambio di posizione di decine e decine di chilometri, che avviene in modo istantaneo. Probabilmente, se non fosse stato per gli 800 anni di medioevo che hanno afflitto l'umanità, a quest'ora saremmo già nei pressi di altri pianeti del sistema solare, pronti a dialogare con i probabili alieni e avremmo capito l'inutilità di lanciare segnali nello spazio in cerca di vita intelligente. Tanto, la risposta, già l'abbiamo ottenuta: probabilmente non siamo soli».