Call my agent, la serie che svela i capricci dei divi: da domani su Sky. Da Cortellesi a Favino: ecco il cast

Girati a Roma tra Trastevere e Piazza del Popolo, i 6 episodi vedono gli attori recitare nei panni di loro stessi

Call my agent, la serie che svela i capricci dei divi: da domani su Sky. Da Cortellesi a Favino: ecco il cast
Call my agent, la serie che svela i capricci dei divi: da domani su Sky. Da Cortellesi a Favino: ecco il cast
di Ilaria Ravarino
Giovedì 19 Gennaio 2023, 07:20
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L'esperimento, alla fine, è riuscito. Perché se il diavolo sta nei dettagli, è proprio là che Call my agent - Italia, la versione italiana dell'omonima serie francese, su Sky da domani, centra il bersaglio. Ambientata nel mondo del cinema italiano, e perciò inevitabilmente romanocentrica, la serie scritta da Lisa Nur Sultan (Beata te) e girata da Luca Ribuoli racconta le vicissitudini di un gruppo di agenti cinematografici (Michele Di Mauro, Sara Drago, Maurizio Lastrico, Marzia Ubaldi) alle prese con i capricci dei propri assistiti, attori e registi cui dovrebbero - velleità permettendo - procacciare parti e contratti: gente come Paola Cortellesi, Stefano Accorsi, Paolo Sorrentino (nella seconda puntata: occhio al cameo di Ivana Spagna), Pierfrancesco Favino, Corrado Guzzanti e Matilda De Angelis, tutti nella parte di se stessi nei sei episodi della prima stagione, girata tra Piazza del Popolo e Trastevere «in una Roma che torna a essere - dice il regista - capitale del cinema».

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Call my agent, da domani su Sky la serie 


Modellata sull'originale francese, su cui ricalca alcuni snodi della trama e la fisicità dei protagonisti, la Call my agent italiana strappa la risata spezzando un tabù radicatissimo: la sacralità intoccabile del nostro cinema. Quel che Boris ha fatto con la televisione, svelando il lato grottesco dei set, Call my agent lo fa col cinema, giocando con il lato pubblico e privato delle star: la perfezionista Paola Cortellesi a ripetizioni da Alberto Angela (in persona) per imparare il protoetrusco, Stefano Accorsi chiuso nel bagagliaio di una macchina per registrare un provino (storia vera: «In realtà si chiude negli armadi», spiega Nur Sultan), Favino, attore mimetico incapace di uscire dal personaggio ed Emanuela Fanelli, nel ruolo di un'attrice scombinata che si aggira nel sottobosco del cinema. Suggestioni in parte derivate dalla serie originale (anche Cécile de France, come Cortellesi, viene giudicata troppo vecchia per il ruolo), in parte immaginate ad hoc per la versione italiana. «Call my agent è una serie del 2012, certe sensibilità ancora non esistevano - dice Nur Sultan - temi come l'inclusività, o l'appropriazione culturale, non facevano parte della serie originale». Ecco allora che la centralinista Sofia (la cantante Kaze), aspirante attrice che nell'originale si vede scartata ai provini perché afrodiscendente, nella versione italiana soffre di un'altra forma di razzismo, «quella di pensare che qualunque ragazza carina e di colore possa fare l'attrice, perché questo è quello che cercano le piattaforme». Nuovo anche il problema della shit storm mediatica che travolge Matilda De Angelis, «un tweet sbagliato e ti risvegli con il mondo contro», e in generale il rapporto con le grandi piattaforme: tema toccato anche da Boris, con cui la serie condivide persino la stessa attrice, l'angloitaliana Emma Lo Bianco, nello stesso ruolo - quello di una grande, e un po' ottusa, produttrice americana. Ricca di citazioni (il poster del film Figli, nell'agenzia, è «un tributo» al regista Mattia Torre) e di spassosi cameo (nel cast alcuni veri agenti italiani e Dominique Besnehard, creatore della serie originale e agente di Accorsi), Call my agent - Italia è l'ultimo di una serie di adattamenti dopo quello franco-canadese, turco, indiano, polacco, inglese e sudcoreano. Quattro le stagioni originali, almeno due quelle italiane, con il secondo ciclo di puntate già in scrittura. «Molte delle star che abbiamo chiamato hanno già risposto», racconta Sultan, al lavoro su un formato più lungo dei sei episodi iniziali e aperto anche all'ingresso di qualche star internazionale. E tra i nomi papabili torna quello di Monica Bellucci, già protagonista della serie francese: «Se mai volesse, la aspettiamo a braccia aperte».

 

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