Il Tg1 contro Fiorello, la dirigenza Rai: «L'azienda non è solo giornalisti»

L'associazione dei dirigenti, «Giù le mani da Fiorello, bisogna remare tutti dalla stessa parte»

Il Tg1 contro Fiorello, la dirigenza Rai: «L'azienda non è solo giornalisti»
Il Tg1 contro Fiorello, la dirigenza Rai: «L'azienda non è solo giornalisti»
Martedì 18 Ottobre 2022, 18:12 - Ultimo agg. 18:14
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«Giù le mani da Fiorello!». L'Associazione Dirigenti Rai (Adrai), in una nota, esprime «il più totale sconcerto di fronte alle dichiarazioni del CdR del TG1 che ha comunicato la propria contrarietà al rientro di Fiorello con lo spettacolo 'Viva Asiago 10!' in diretta su Rai1 nella fascia mattutina».

«Fiorello è un formidabile showman e si può dire che sia un vero e proprio asset aziendale; solo per citare le ultime apparizioni, »W Raiplay!« del 2019 è stato un riuscitissimo spettacolo multipiattaforma che ha fatto da volano al lancio di Raiplay che anche grazie a quell'operazione oggi è utilizzata da moltissimi spettatori.

Il progetto di spettacolo su cui si sta lavorando sarebbe una grande operazione sia industriale che di marketing per rafforzare la fascia del mattino e di traino della edizione del Tg1 delle 8», sottolinea Adrai.

«I dirigenti della RAI vogliono una Azienda che sia innovativa, coinvolgente, competitiva, sempre meno ingessata nei processi produttivi, distintiva e riconoscibile nel segno dei valori del Servizio Pubblico. Tutto l'opposto della direzione che il CdR del TG1 vorrebbe imprimere a questo progetto. L'obiettivo comune del management e dei giornalisti deve necessariamente favorire le occasioni di cambiamento e di rinnovamento come questa evitando di portare avanti logiche di mera difesa corporativa», prosegue la nota.

«L'Adrai ha sempre evitato di esternare polemiche interne. Ma davanti a questa mancanza di visione strategica non è più possibile tacere. I dirigenti hanno la responsabilità di definire le strategie aziendali e di condurle all'obiettivo. La Rai ha bisogno di grandi iniziative editoriali ed industriali per potersi rinnovare ed essere sempre in grado di assolvere alla propria aspirazione di essere la prima azienda culturale ed informativa del Paese. I dirigenti RAI sono pronti a supportare il vertice aziendale in queste sfide. I giornalisti RAI da che parte vogliono stare? Solo remando tutti dalla stessa parte la RAI potrà uscirne vincente», conclude Adrai.

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