"Il paradiso delle Signore", la fiction verso la chiusura anticipata: 500 posti di lavoro a rischio

"Il paradiso delle Signore", la fiction verso la chiusura anticipata: 500 posti di lavoro a rischio
di Valeria Arnaldi
Sabato 9 Febbraio 2019, 17:30 - Ultimo agg. 18:48
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Il “Paradiso delle Signore” rischia la chiusura. La serie ispirata al romanzo “Al paradiso delle signore” di Émile Zola ma ambientata nell’Italia del boom economico, in programmazione giornaliera su  Rai 1, potrebbe non andare avanti, nonostante i numerosi fan.

La soap opera, che ha debuttato nel 2015, ha avuto una storia non sempre facile. Dopo le prime due stagioni trasmesse in prima serata, è stata trasformata facendone un appunto pomeridiano, sempre su Rai 1, dal lunedì al venerdì. Dalla terza stagione la produzione è stata spostata da Torino a Roma, dopo intense trattative sul numero di ore, sui turni di riposo e sulle retribuzioni, i sindacati hanno detto "no". I lavoratori, con 86 no, 49 sì e 37 astenuti, hanno rifiutato di intensificare il lavoro.

Rischio chiusura per la soap opera con Vanessa Gravina e Roberto Farnesi
 

 


La fiction è così arrivata a Roma. A Prima Porta, negli Studios Videa, è stata ricostruita una cittadella dove per cinque giorni a settimana appunto, si registra una puntata giornaliera. Un lavoro decisamente impegnativo che vede impegnati 500 operatori, dei quali 150 tra troupe, attori e regista.

La fiction, che ha raggiunto anche il 15 per cento di share, è stata prodotta per Rai 1 da Aurora TV, diretta da Giannandrea Pecorelli.
 


La prima stagione, girata tra aprile e settembre 2015, ha avuto ottimi riscontri tanto da portare subito all’annuncio della seconda, girata da dicembre 2016 a giugno 2017 e andata in onda dall'11 settembre al 7 novembre 2017.

Le riprese della terza stagione sono iniziate il 18 giugno 2018, con un cast quasi interamente rinnovato. Le 180 puntate, in onda da lunedì 10 settembre dello stesso anno, dovrebbero concludersi a primavera.
Ora però si parla di sospensione per ragioni di costi. Immediata la protesta dei fan, desiderosi di conoscere la fine delle storie ancora aperte e di non perdere l’appuntamento con i loro beniamini.  A tremare però è soprattutto la filiera romana che dalla sospensione della serie sarebbe significativamente danneggiata.

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