«Il 3 giugno su canale 5 ci rivediamo in acqua, con tante storie commoventi , che raccontano come alcuni incontri ti cambiano la prospettiva della vita». A scriverlo su Instagram è lo stesso Raoul Bova, che ha annunciato la prima tv alle 21,46 di giovedì del suo debutto come regista. “L’ultima gara” è un docufilm che mescola realtà e finzione, dedicato alla toccante storia di Manuel Bortuzzo, la promessa del nuoto la cui carriera è stata stroncata a Roma nella notte del 3 febbraio 2019, da un colpo di pistola alla schiena.
Bortuzzo era stato rimasto paralizzato alle gambe, dopo la sparatoria nella zona dell'Axa.
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Il 9 ottobre del 2019, Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano, i due giovani imputati di tentato duplice omicidio aggravato dai futili motivi, sono stati condannati a 16 anni di carcere. Bortuzzo spera ancora di tornare a camminare, e nel suo percorso è stato molto sostenuto da Bova, a sua volta ex campione di nuoto, di cui è diventato un amico.
“L’ultima gara”, diretto dall’attore con Marco Renda, viene definita una storia di amicizia e umanità legata ai valori dello sport. Lo si può intuire anche da chi Bova ha scelto ad accompagnarlo in questa avventura: grandi campioni del nuoto come Massimiliano Rosolino, Emiliano Brembilla e Filippo Magnini.
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Il prossimo 16 giugno sarà proprio “L’ultima gara” ad aprire il “Bardolino Film Festival – Immagini, suoni e parole sull’acqua”, sul Lago di Garda. Raoul Bova sarà presente alla serata per salutare il pubblico e ricevere il Premio “BFF Restart”. L’indomani, giovedì 17 giugno alle 11.30 al cinema Corallo di Bardolino, Bova sarà protagonista di un incontro col pubblico.