Sanremo, Paolo Palumbo, dalla lotta alla Sla al palco dell'Ariston: «Voglio essere scomodo»

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Paolo Palumbo, 22 anni, sul palco dell'Ariston a Sanremo con il suo brano “Io sono Paolo” insieme a Kumalibre (Cristiano Pintus) con Andrea Cutri a dirigere l’orchestra. Il giovane, malato di Sla, non riesce più a parlare e canta grazie a un riproduttore vocale attivato da un sensore ottico. Amadeus, dopo l'esibizione, ha lasciato la parola a Paolo Palumba: «Combatto da 4 anni contro la Sla. Ringrazio Sanremo per avermi dato l'opportunità di portare la mia storia qui, nonostante questa voce un po' particolare». «I limiti sono solo dentro di noi, la vita non è una passeggiata, ma dobbiamo affrontare tutte le sfide che ci mette davanti con tutto l'entusiasmo possibile». «Avete usato il vostro tempo nel migliore dei modi? Avete detto "ti voglio bene"? Il tempo che abbiamo a disposizione è poco e prezioso e dovremmo sfruttarlo riempiendo il mondo di altruismo».

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Chi è Paolo Palumbo? Il giovane di Oristano si batte con coraggio per aiutare chi come lui è malato di  Sclerosi laterale amiotrofica (Sla), malattia neurodegenerativa mortale. Una battaglia che gli richiede sforzi immani a quali non si sottrae mai stupendo, e commuovendo, parenti e amici nonché lo stesso Amadeus che l'ha voluto all'Ariston. Nei giorni scorsi ha ripetuto che vuole essere "scomodo" per richiamare l'attenzione sui malati di questo tipo e sulla necessità di intensificare la ricerca. Con la partecipazione a Sanremo vulle anche raccogliere i fondi  per costruire un centro per l’assistenza dei disabili in Sardegna. Durante le sua battaglie Palumbo ha conosciuto l’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama al quale ha regalato il suo libro di ricette  “Sapori a colori” dedicato a chi, per colpa della malattia, non riusce più a godere del cibo.