Sanremo 2021, il ritorno di Ermal Meta: «Ora basta essere invisibile»

Sanremo 2021, il ritorno di Ermal Meta: «Ora basta essere invisibile»
Sanremo 2021, il ritorno di Ermal Meta: «Ora basta essere invisibile»
di Mattia Marzi
Venerdì 26 Febbraio 2021, 09:36 - Ultimo agg. 18 Febbraio, 03:01
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Ha deciso di metterci la faccia perché era troppo geloso delle canzoni che scriveva per gli altri (da Francesco Renga a Marco Mengoni passando per Annalisa). Non fa nomi, ma dice: «Li vedevo in tv che raccontavano come era nato il brano che avevano appena cantato. Ma la verità è che loro della canzone non sapevano nulla: l'avevo scritta io, che invece stavo a casa. Mi sentivo invisibile. A un certo punto decisi di diventare protagonista».


LA SVOLTA
Accadde nel 2016: quell'anno arrivò Ermal Meta terzo tra le Nuove Proposte del Festival con Odio le favole. L'anno successivo si ritrovò tra i Big, terzo con Vietato morire. La kermesse l'avrebbe vinta nel 2018, in coppia con Fabrizio Moro con Non mi avete fatto niente. Quest'anno il 39enne cantautore di origini albanesi torna con “Un milione di cose da dirti” e lo fa da veterano in un cast composto da tanti debuttanti assoluti. È la sua sesta volta al Festival di Sanremo, se si considerano anche le partecipazioni tra i giovani con gli Ameba 4 e La Fame di Camilla: «Non mi aspetto di vincere di nuovo.

Ho deciso di partecipare perché ora l'Ariston è l'unico posto dove si può presentare un brano dal vivo. E non ho nemmeno l'ambizione di lanciare messaggi: l'obiettivo è solo quello di farmi ascoltare».

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IL BRANO
Il brano è una ballata tradizionale, una promessa d'amore in musica (Tu diventi più bella ad ogni tuo respiro / e mi allunghi la vita inconsapevolmente, canta Meta): «È la prima ballad che porto in gara a Sanremo. La scrissi tre o quattro anni fa suonandola pianoforte e voce: è arrivato il momento di farla ascoltare. L'arrangiamento con l'orchestra l'arricchirà», spiega. Un milione di cose da dirti sarà inclusa nel nuovo album in studio del cantautore, Tribù urbana, in uscita il 12 marzo. Niente duetti, in controtendenza rispetto al momento storico: «Oggi le collaborazioni strabordano nei dischi. Io invece volevo fare qualcosa di più personale. È un album strano, uno sfogo: ci ho lavorato quando mancava la libertà, sognandola».

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LA SERATA
Nella serata del giovedì, dedicata alle cover delle canzoni d'autore italiane, canterà Dalla. Curiosa coincidenza: sarà il 4 marzo, giorno del compleanno del compianto cantautore bolognese (avrebbe compiuto 78 anni). Nel 2016 Dalla portò molta fortuna agli Stadio, che sbancarono con la cover de La sera dei miracoli: «Nessuna premeditazione: sarà un omaggio spontaneo - spiega Meta - ho voluto al mio fianco i musicisti della Napoli Mandolin Orchestra. Mi metto i guanti di velluto: tocco una canzone intoccabile. Ma ci voglio provare».

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