Sanremo, i testi delle canzoni: con Ariete l'amore è saffico, i Modà parlano di depressione. Si balla con Elodie e Paola e Chiara

Sanremo, i testi delle canzoni: con Ariete l'amore è saffico, i Modà parlano di depressione. Si balla con Elodie e Paola e Chiara
Sanremo, i testi delle canzoni: con Ariete l'amore è saffico, i Modà parlano di depressione. Si balla con Elodie e Paola e Chiara
di L. Jatt.
Martedì 31 Gennaio 2023, 15:46 - Ultimo agg. 4 Febbraio, 16:34
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Sarà un Sanremo 2023 nel segno dell’amore quello che inizierà il 7 febbraio per concludersi l’11 ma anche con molte variazioni sul tema: guai, depressione, sesso, dipendenza. Ci sarà l’amore romantico, come quello tradito; i litigi tra amanti e passioni focose nonché una ballata espressamente saffica. A portare una nota arcobaleno all’Ariston ci penserà Ariete, con “Mare di Guai”: la donna di cui è innamorata è un tantino problematica, ma a lei non importa e la invita a tuffarsi, insieme, in un “mare di guai” appunto.

Sanremo: l'amore regna sovrano


Non manca l’amore sovranista. Rosa Chemical parla di sesso, ma quello doc nel senso di origine controllata: il “sesso made in Italy” mentre tra i i Campioni del romanticismo svettano Ultimo, con la sua “Alba” (voce e piano), e Giorgia con “Parole dette male”.

Al centro, un amore finito di cui però resta, indelebile, il ricordo. La canzone è struggente e poetica, la voce è quella potentissima e suadente di Giorgia.

Mara Sattei, da parte sua, porta un pezzo firmato da Damiano e si sente la penna del leader dei Maneskin: “Duemilaminuti” parla di amore tossico in ogni sua piega di dolore e di folle dipendenza. La protagonista è una donna che si illude di poter salvare l’amato, dipendente dall’alcol: una battaglia senza speranza.

 


Paola e Chiara tornano insieme portando il loro prodotto tipico, ossia una canzone leggera leggera tutta da ballare. L’obiettivo è fare “Furore” come il nome del brano, e probabilmente di aggiungere anche un nuovo vocabolo al nostro dizionario quotidiano: strobo. Quanto ai Cugini di campagna, cantano “Lettera 22” ed é tutto surreale, scapestrato, parodistico. 
Tra le sorprese, la prima è “Non mi va” di Colla Zio: un tormentone funk che ha tutte le carte in regola per entrare nelle teste degli ascoltatori. La seconda sorpresa è l’arrivo di due canzoni sulla malattia mentale. Una è di Mr Rain: si chiama “Supereroi”, romanticissima ma allo stesso tempo originale nell’affrontare un tema così poco indagato come la fragilità psicologica.

La depressione sul palco dell'Ariston

L’altro è “Lasciami” dei Modà: struggente e viscerale, affronta il tema della depressione.
Marco Mengoni spiazza tutti portando uno dei pochi brani love free (nel senso che non parla di amore): in “Due vite” si sviscera il rapporto con se stessi e con la vita e gli Articolo 31 in “Un bel viaggio” sono nostalgici più che irriverenti. Elodie che si presenta in gara con una canzone ritmata e moderna, dal sicuro impatto radiofonico, ma tutt’altro che banale, con un ritornello di grande efficacia. «Baby mi fulmini con gli occhi lucidi» canta Elodie in un testo che mette un amore «Nato appena ma è già finito male» di fronte a una scelta obbligata: «Per me le cose sono due: lacrime mie o lacrime tue». Più chiaro di così… Tra gli autori (in questo caso di testo e musica) appare il nome di Federica Abbate. 
Infine Madame ritorna a Sanremo in gara a due anni da “Voce” con un pezzo decisamente elettronico in cui l’inconfondibile vocalità della giovane cantautrice, che firma da sola il testo, si dedica alla descrizione di un amore finito in cui «Posso dire che a me è rimasto il bene, a te il male». L’alternanza nel testo delle parole «Bene» e «Male», sulla base di un ritmo davvero incessante, creano un’inconsueta cantilena che si afferma come una tra le più interessanti invenzioni sonore di questa edizione.

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