Umberto Smaila: «Io amico di Silvio Berlusconi? Condivido con lui il modo disincantato di interpretare la vita, anche sopra le righe»

Si racconta in un'intervista Umberto Smaila da Pierluigi Diaco a bella Ma: dal dolore per la mamma morta, all'amicizia con Berlusconi ai successi televisivi

Umberto Smaila: «Io amico di Silvio Berlusconi? Condivido con lui il modo disincantato di interpretare la vita, anche sopra le righe»
Umberto Smaila: «Io amico di Silvio Berlusconi? Condivido con lui il modo disincantato di interpretare la vita, anche sopra le righe»
Venerdì 23 Dicembre 2022, 12:06
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Ospite di Pierluigi Diaco a Bella Ma un commosso Umberto Smaila. Si è raccontato senza filtri la'rtista ripercorrendo la sua vita fatta di tanti successi ma anche tanti dolori. L'ultimo, il piu' doloroso, quella della morte della sua mamma (scomparsa all'età di 95 anni nel 2021) l'ha voluto condividere con i telespettatori. «Credo in Dio ma con riserva. Se potesse sentirmi, a mia mamma direi ‘ti voglio bene’» ha spiegato trattenendo a fatica le lacrime.

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Umberto Smaila a Bella Ma, il ricordo della mamma

«Mia mamma si chiamava Giuseppina, però da bambina si era data il nome di Mery.

Sono figlio unico – non riesce quasi a parlare Smaila – è stata una persona speciale anche per tutti quelli che l’hanno conosciuta. Era maestra, ha vinto tutti i concorsi possibili e immaginabili e aveva una calligrafia che mi sembrava quella di Toscanini. Era la mamma anche di tutti i miei amici. Aveva una cultura smodata, era un’avida lettrice e quando giocavamo a trivial tutti la volevano in squadra con loro, perché lei conosceva tutte le risposte».

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Umberto Smaila su Silvio Berlusconi

Umberto Smaila ha voluto poi parlare anche del suo «amico» Silvio Berlusconi. «Con lui il suo modo disincantato di interpretare la vita, anche un po’ sopra le righe. Ma è anche stato il fondatore del nuovo Milan, di cui io sono tifoso. Durante una partita molto importante Milan-Barcellona in cui avrebbe giocato Rivaldo, Eravamo tutti curiosi di andarlo a vedere allo stadio di San Siro e quindi tutti volevano i biglietti, che non c’erano più. Allora ho telefonato a Paolo Berlusconi e gli ho detto che volevo tanto vedere questo Rivaldo. Lui mi ha detto di presentarmi a una determinata ora ai cancelli», dove trovò  Silvio Berlusconi ad attenderlo. «Mi diede due tessere, una per me e una per mia moglie – ricorda – dicendo ‘a me non le chiederanno’»

Colpo Grosso

E su Colpo Grosso«Io sono riconoscente a tutti quelli che hanno criticato in maniera sciocca. Ho conservato un pezzo di trasmissione dove io dico: ‘vedrete come tra 40 anni sorrideremo di questo programma e tutto questo vi sembrerà assolutamente a portata della prima serata’»

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