"6000 Sardine Umbria"
tenta la mobilitazione a Terni ma fa flop.
"Puntiamo sulla manifestazione del 23"

"6000 Sardine Umbria" tenta la mobilitazione a Terni ma fa flop. "Puntiamo sulla manifestazione del 23"
di Aurora Provantini
Mercoledì 20 Novembre 2019, 09:18
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Le “6000 Sardine Umbria” raggiungono quota 13 mila. Organizzano una mobilitazione in piazza Tacito in coincidenza dell’arrivo di Salvini all’hotel Michelangelo, ma si ritrovano soltanto in cento. Un fiasco. Molte insegnanti in pensione ci avevano rinunciato a passare il pomeriggio coi nipoti pur di essere presenti al “primo raduno delle sardine a Terni”, ma sono rimaste deluse. “Tutto qui? Non si poteva fare di meglio?”. “Si poteva proprio evitare”, le fa eco un ex amministratore.
“Ma se io l’ho saputo da una amica via whatsapp 45 minuti fa, come si poteva pretendere che la gente disertasse il posto di lavoro?”
Anche l’anima del movimento umbro, Luca Montali, era assente. “Faccio il cuoco e non posso mancare dal lavoro senza preavviso. Il fatto è che la voce che l’ex ministro dell’Interno sarebbe venuto in città è circolata poche ore prima, e le sardine hanno voluto comunque tentare la mobilitazione”.  “La cosa importante – afferma Montali - è che funzioni la manifestazione di venerdì 23 a Perugia. Quella sì che sarà bella. Prenoteremo la piazza e ci sarà la musica. Metteremo in moto un vero flash mob e da Terni organizzeremo gli spostamenti in pullman”.
Anche per la manifestazione di oggi era stata fatta richiesta alla Questura, che aveva concesso di manifestare dalle 14 alle 15,30 (Salvini è arrivato alle 15), ma ci si è trovati di fronte più poliziotti che sardine.
“Sarà un motivo in più per organizzare al meglio l’evento del 23”.  Luca Montali intanto è in contatto con i gruppi di “6000 Sardine” delle altre regioni. “E’ importante mettersi in contatto con le altre sardine d’Italia,  per seguire le stesse linee guida visto che ci ispiriamo agli stessi ideali. Non siamo schierati politicamente. Siamo semplicemente l’altra Umbria, quella che non ha votato la destra sovranista. Siamo pacifisti, democratici e progressisti.”
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