Trenta cuori e una capanna. E' la Casa dei Gatti vero e proprio "alloggio full optional" per felini abbandonati, malati e disabili. Un nido-rifugio - allestito e gestito da Silvia Dal Bosco, acquaspartana che dedica la sua vita ad aiutare gli amici a quattro zampe - di circa ottanta metri quadrati più i terrazzi completamente a loro disposizione, ammobiliato con tiragraffi, cucce, percorsi a parete.
Una casa a misura di felino, in cui gli ospiti, abbastanza graditi in verità, sono gli umani.
«Tutto è iniziato nel 2016 - racconta lei stessa - all'epoca attraversavo un periodo molto difficile della mia vita. Negativo, pesante. E i gatti neanche mi piacevano più di tanto. Poi però ho incontrato Venere, una gattina nera, di pochi mesi, molto malata. E' stato uno di quegli incontri che ti cambiano la vita. Credo fermamente che lei sia stata mandata per salvarmi. Purtroppo è morta pochi mesi dopo esserci trovate ma la sua missione era compiuta. Non si tratta solo del mio impegno verso i gatti, ma della mia visione della vita che è completamente diversa. Oggi sono una persona nuova, sono felice. Racconto volentieri della mia storia, perchè mi auguro possa essere un segnale di speranza per le persone che si trovassero in difficoltà, come lo ero io». Nel futuro di questo gruppo allargato c'è la costituzione di un'associazione. «Al momento abbiamo una pagina facebook (4 zampe Acquasparta ndr) -chiude Silvia- ma essendo semplici volontarie private tutte le spese sono a carico nostro. Lo facciamo con amore ma è un grosso impegno».