Assegno unico, hanno fatto domanda in 80mila

Assegno unico, hanno fatto domanda in 80mila
di Selenio Canestrelli
Martedì 9 Agosto 2022, 07:58 - Ultimo agg. 08:04
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Assegno unico, in quattro mesi hanno fatto domanda quasi 80mila famiglie umbre per un totale di 121mila figli coinvolti, ai quali spetta il bonus che in media, nella nostra regione, ha raggiunto la cifra di 228 euro per richiedente. Ma c’è di più: in molti hanno chiesto l’assegno senza presentare l’Isee (ma in qualche caso è stata superata la soglia dei 40mila euro di reddito) e ora si trovano a ricevere dall’Istituto di previdenza la cifra minima prevista in questi casi, circa 50 euro mensili. A essere coinvolti sono oltre 24mila ragazzi, sia minorenni che maggiorenni, che fanno parte del nucleo familiare che ha incassato il minimo previsto dalla normativa. A fare da cartina tornasole ci pensa il primo rapporto dell’Osservatorio sull’assegno unico universale redatto dall’Inps, che fa una fotografia esatta di quanto è avvenuto da marzo fino al giugno scorso. Con una situazione che non è molto cambiata rispetto ai primi pagamenti di marzo per quello che riguarda l’importo medio mensile pagato per ciascun figlio che per l’Umbria è oscillato tra i 146 e i 147 euro. Diverso è il caso quando in famiglia è presente un figlio disabile: infatti, sempre secondo i dati dell’Osservatorio Inps, l’importo mensile della famiglia richiedente risulta essere in media di 325 euro. Ma ecco, nel dettaglio, gli importi pagati mediamente alle famiglie umbre in base al numero dei figli presenti e relativi alla mensilità di giugno: con un figlio l’assegno mensile ha visto un importo medio di 128 euro, con due figli di 279 euro e con tre figli di 536 euro. La cifra si raddoppia o quasi in presenza di quattro figli raggiungendo la somma di 913 euro, mentre con 5 figli l’assegno pagato è stato di 1.183 euro. Insomma, le famiglie umbre non hanno perso tempo e si sono quasi allineate con il dato nazionale in quanto a tempi di richiesta dell’assegno unico; se nelle prime settimane le domande arrivate all’Inps non sono state numerose, con il passare del tempo le famiglie hanno recuperato terreno, facendo regolare richiesta attraverso i canali dedicati. Infatti, in base agli ultimi dati Inps nel primo quadrimestre di competenza i richiedenti che hanno ricevuto almeno un assegno nel quadrimestre marzo-giugno sono stati quasi 80mila con riferimento complessivamente a 121mila figli. L’importo medio mensile per richiedente è risultato pari a 228 euro ed è stato pagato in media per 1,6 figli per ciascun richiedente, mentre l’importo per ciascun figlio è risultato, sempre in media, di 146 euro. Nel dettaglio, circa il 46% degli assegni pagati per figlio, si riferisce a beneficiari appartenenti a nuclei con Isee inferiore ai 15mila euro, e quindi è stato pagato il massimo dell’assegno, mentre più del 20% dei figli, come detto, sempre in relazione alle richieste arrivate fino al giugno scorso, appartiene a nuclei familiari che non hanno presentato l’Isee e, fa sapere l’Inps «quindi a essi è stato erogato l’importo minimo, mentre con riferimento ai pagamenti di competenza del mese di giugno, l’importo medio per figlio va da poco meno di 50 euro, per chi non ha presentato l’Isee o ha superato i 40mila euro, a 194 euro per le classi di Isee fino a 15mila euro». Ancora l’Istituto: «Sempre nel mese di giugno, la concentrazione di importi più elevati si ha al Sud Italia (il valore massimo pari a 166 euro per ciascun figlio si registra in Calabria), mentre gli importi meno consistenti si registrano al Centro e al Nord (il valore minimo si registra nella Provincia autonoma di Bolzano dove per ciascun figlio si ha in media un importo mensile per figlio pari a 131 euro)».

L’assegno unico, è bene ricordarlo, è un sostegno economico alle famiglie attribuito per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni (al ricorrere di determinate condizioni) e senza limiti di età per i figli disabili. L’importo spettante varia in base alla condizione economica del nucleo familiare sulla base di Isee valido al momento della domanda, tenuto conto dell’età e del numero dei figli nonché di eventuali situazioni di disabilità dei figli, garantendo in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico, anche in assenza di Isee o con questo superiore alla soglia di 40mila euro.

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