«Noi corriamo più forte, Virus non ci prenderai», i sogni e il coraggio dei bambini durante la pandemia

«Noi corriamo più forte, Virus non ci prenderai», i sogni e il coraggio dei bambini durante la pandemia
di Francesca Tomassini
Mercoledì 22 Aprile 2020, 08:27 - Ultimo agg. 08:52
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Montecchio, piccolo comune del Ternano, dà voce ai bambini. Qualche giorno fa sulla pagina del Comune è apparso un avviso che invitava i piccoli residenti ad esprimere i loro pensieri e stati d'animo. Ad incentivarli, è arrivato anche un regalo. Album, matite e pennarelli donate dall'Associazione Cacciatori La Torre, dall'Università Agraria, Il rifugio delle Frasche e L'antica Torre di Melezzole, per trasportare sulla carta questa vita in quarantena.
«Abbiamo pensato di dare un volto a questo virus tramite gli occhi dei bambini - spiega il sindaco Ferico Gori- perché la loro speranza ed ottimismo possano darci la forza per continuare questa battaglia, fino alla fine! Vorremmo che tutti i bambini e ragazzi di Montecchio possano descrivere questa fase di quarantena con le loro sensazioni ed i loro sogni, affinché rimanga nella nostra storia paesana la testimonianza di coloro che, da veri supereroi, stanno affrontando questo delicato momento storico»
E loro, non se lo sono fatto ripetere due volte. Pennarello fra i denti, si sono lanciati sul foglio dove hanno riversato un mondo interiore fatto di piccole gioie, speranze, e anche qualche preoccupazione. Sui fogli sono spuntate altalene, mostriciattoli, nonni, mascherine, dottori ognuno con il suo stile, ma tutti accomunati dalla speranza in un lieto fine. Come Lorenzo, cinque anni, che si è disegnato a cavalcioni di un gigantesco arcobaleno accompagnato dalla scritta #andràtuttobene, oppure Samuele, tre anni, che ha colorato un sole sorridente. Qualcuno dei più grandicelli ha accompagnato il disegno con qualche considerazione, qualche pensiero, qualche soluzione.
«A casa ci hanno segregati -scrive Emma C., 10 anni- perchè nel mondo ci sono molti malati, ci hanno privato di uscire, ma non di poterci divertire!» Non perdono l'ottimismo, loro, che anche con piccole cose riescono a viaggiare con la fantasia verso mondi fantastici. Come Emma P. otto anni, che prevede un futuro senza Coronavirus. Nel suo foglio c'è un mostriciattolo verde e triste in strada, che deve abbandonare la corona perchè non è più il re. Le persone dalle finestre esultano, credono di sognare. E lei con una didascalia da lasciar di stucco si toglie pure un sassolino dalla scarpa. «Caro Coronavirus -scrive- i tuoi danni son tanto grandi, ma te non comandi». E mentre Valeria, quattro anni, sogna di tornare a volare sull'altalena, Davide, sempre quattro anni, in un batter d'occhio rimette ogni cosa al suo posto con una di quelle idee luminose che solo i bambini possono avere. Sul suo foglio, campeggia una terra gigantesca, colorata ma caotica, a cui il piccolo artista ha fatto spuntare braccia e due gambette. ....e se al mondo mettiamo le gambe così può correre veloce e non farsi più prendere dal coronavirus?!?...

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