Si schianta con l'auto contro un albero
dopo aver travolto un cinghiale
Coldiretti: «Fenomeno fuori controllo,
subito interventi straordinari»

Si schianta con l'auto contro un albero dopo aver travolto un cinghiale Coldiretti: «Fenomeno fuori controllo, subito interventi straordinari»
di Francesca Tomassini
Sabato 19 Settembre 2020, 09:47 - Ultimo agg. 14:42
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TERNI «Invochiamo misure straordinarie, contro l’invasione di cinghiali sul territorio, non è possibile continuare così, stanotte (ieri ndr) è successo l’irreparabile, un uomo ha perso la vita». A parlare è Albano Agabiti presidente regionale di Coldiretti Umbria che ormai da anni si batte per il contenimento della diffusione dei cinghiali sul territorio. Il tragico incidente della notte scorsa in cui ha perso la vita Gabriele Pecci ha riportato in primo piano l’annosa questione. «Tutto è cominciato tanti anni fa- ha spiegato Agabiti- quando questa razza di cinghiali, non autoctona, è stata inserita nell’ecosistema locale a scopo venatorio, ludico. Inizialmente erano esemplari maremmani, poi sono arrivati quelli ungheresi, particolarmente prolifici. In questo modo sul territorio si è venuto a creare un fenotipo che ha provocato una vera e propria invasione. Per fare un esempio concreto, se la razza locale partorisce una cucciolata all’anno di circa cinque piccoli, questo nuovo gruppo viaggia su almeno due parti in dodici mesi, ognuno di circa otto cuccioli. Con questo ritmo, siamo passati presto in una posizione di svantaggio». A farne le spese, in primis gli agricoltori e lo stesso ecosistema. «Fanno scempio del sottobosco sono vere e proprie macchine divoratrici -continua Agabiti- per non parlare delle colture». In quest’ultimo caso la distruzione viaggia lungo due direttrici. La prima quella dei danni diretti sui seminativi, l’altra quella dell’abbandono di intere zone dove gli agricoltori hanno addirittura rinunciato a coltivare. «Ogni stagione contiamo danni per milioni di euro -precisa il presidente- recentemente come associazione di categorie abbiamo incontrato i Prefetti di Perugia e Terni e l’assessore regionale Roberto Morroni che si è subito attivato». Ad oggi gli agricoltori possono sparare direttamente ai branchi «ma non basta- si infervora Agabiti- c’è l’assoluta necessità di adottare provvedimenti straordinari».
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