Ecco il piano per fermare il picco del covid:
più tamponi e un ospedale solo per i contagiati

Ecco il piano per fermare il picco del covid: più tamponi e un ospedale solo per i contagiati
di Ilaria Bosi e Giovanni Camirri
Giovedì 15 Ottobre 2020, 07:49 - Ultimo agg. 07:58
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FOLIGNO «Pronti a ragionare sulla possibilità di un ospedale Covid. L’obiettivo è quello di garantire l’assistenza Covid e quella ordinaria proseguendo nello smaltimento liste d’attesa. Stiamo dando la caccia agli asintomatici in una piano chiaro di contenimento del contagio. I numeri attuali sono più alti di quella della prima fase di emergenza , ma non va dimenticato che abbiamo quadruplicato il numero giornaliero dei tamponi. Sabato, con le funzioni sanità e protezione civile, riattiveremo l’azione del Cor (il Comitato Operativo Regionale) negli spazi del Centro Regionale di Protezione Civile a Foligno)». 
Lo ha detto, parlando con Il Messaggero, la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei appena prima i iniziare da Fligno la visita all’ospedale San Giovanni Battista poi proseguita al Centro di Riabilitazione Neuromotoria di Trevi e Quindi Conclusa all’ospedale San Matteo degli Infermi a Spoleto. Intanto il sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta ha chiesto: «L’ampliamento del reparto Covid dell’ospedale, perché, se fosse necessario il ricovero, i tifernati non possono essere costretti ad andare altrove». 
QUI PERUGIA
Al Santa Maria della Misercordia si stanno allestendo le due Medicine in modalità Covid-19. Cioè con la possibilità anche di ospitare positivi sintomatici senza interrompere l’attività tradizionale. Intanto ieri lunga riunione dei direttori delle strutture chirurgiche con il commissario Marcello Giannico per valutare una richiesta della Regione di iniziare a procrastinare gli interventi non urgenti secondo uno schema già utilizzando all’inizio del lockdown. Sull’ospedale Covid. in serata, è rimbalzata la possibilità di un bis per quello di Pantalla.
QUI FOLIGNO 
Ad accompagnare la Tesei c’erano l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto e il direttore regionale alla Sanità Claudio Dario e sono stati accolti, a Foligno, dal commissario straordinario dell’Asl 2 Massimo De Fino e dal direttore del presidio ospedaliero Rita Valecchi. Presente anche il sindaco Stefano Zuccarini. «La visita - ha spiegato Tesei - rientra in un programma di appuntamenti e di incontri con il personale che stiamo effettuando in tutte le strutture della regione. Una presenza che ritengo doverosa per verificare di persona la situazione in atto e ringraziare tutto il personale, nessuno escluso, della rete ospedaliera e territoriale della Asl 2 per il grandissimo lavoro che ha svolto per affrontare la prima fase dell’emergenza pandemica e per l’impegno, la dedizione, la professionalità che - sono sicura - verranno pienamente assicurati per la piena tutela della salute della popolazione. Sapremo gestire con forza e con il contributo di tutto il sistema sanitario anche questa preoccupante ascesa della curva dei contagi con il ripristino di misure già adottate nella fase 1 che ci hanno permesso di rispondere in modo efficace ed efficiente all’emergenza sanitaria».
QUI SPOLETO 
In attesa di conoscere il nuovo piano Covid della Regione, su Spoleto è emersa una criticità su tutte. La necessità di sostituire nel più breve tempo possibile l’acceleratore lineare, per consentire il trattamento dei pazienti oncologici attraverso la radioterapia in modo adeguato. A ribadirlo, richiamando l’attenzione dell’assessore regionale Luca Coletto e della presidente Donatella Tesei (presente anche il direttore regionale Claudio Dario), è stato il commissario straordinario della Asl 2 Massimo De Fino, che ha anche ricordato come «in questo territorio bisognerà, in secondo momento, fare delle scelte che devono portare a una differenziazione dell’offerta di salute, cercando la qualità dell’assistenza – come abbiamo visto a Trevi – in modo sempre più forte, in maniera tale da superare quelle che oggi sono alcune criticità che sono rappresentate, come abbiamo visto prima, dalla spesa farmaceutica, ma anche dalla migrazione sanitaria. Insomma, gli assetti dei due presidi ospedalieri di Foligno e Spoleto, come è noto, andranno rivisti. Parlando del San Matteo, quindi, il commissario straordinario ha portato all’attenzione della giunta «una criticità su tutte: il trattamento dei pazienti oncologici attraverso la radioterapia. Abbiamo un apparecchio che è vetusto è dir poco («da cambiare assolutamente», ha fatto eco dalla platea il direttore della Radiologia, dottor Vincenzo Iaconis, ndr), bisogna cambiarlo, ci stiamo organizzando – ne abbiamo anche parlato a livello regionale – per valutare come poterlo fare nel più breve tempo possibile». Un input recepito dall’assessore Coletto, ma anche dalla presidente Donatella Tesei, che ha sollecitato di fare tutto il possibile per velocizzare un iter che doveva essere avviato già da tempo.

La visita dei vertici regionali è stata anche l’occasione per la prima uscita pubblica del nuovo direttore di presidio, dottoressa Orietta Rossi

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