Dopo il virus, ripresa delle rapine
stavolta agisce una banda locale, gli indizi

Controlli dopo le rapine in casa
Controlli dopo le rapine in casa
di Luigi Foglietti e Michele Milletti
Martedì 21 Luglio 2020, 08:48
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DERUTA Spiati. Forse in parte conosciuti. Non solo sotto forma di orari e abitudini, ma anche e soprattutto per il piccolo tesoro che avrebbe potuto difendere quella cassaforte in casa. Perché è questo ciò che soprattutto emerge dall’assalto di sabato sera nell’abitazione dell’imprenditore sessantenne e della moglie: la determinazione feroce con cui i tre banditi entrati in azione fin da subito hanno ordinato alle vittime di aprire quella cassaforte. 
Insomma, il sospetto che i banditi sapessero o comunque fossero convinti di trovare qualcosa di importante nella cassaforte sembra essere quasi un’ipotesi investigativa. Ne sono convinti per le strade di Deruta, dove da ore non si parla d’altro. Non lo possono escludere neanche gli investigatori che, per quanto emerge da un’indagine blindatissima, prendono in considerazione tutte le ipotesi possibili legate all’irruzione in quell’abitazione, con l’imprenditore e la moglie picchiati a sangue e mandati in ospedale e anche la figlia trentenne (che non vive con i genitori ma che sabato sera era con loro proprio al momento dell’irruzione) rimasta ferita. 
LE INDAGINI 
I carabinieri del nucleo operativo della Compagnia di Todi e quelli del nucleo investigativo del comando provinciale stanno indagando a tutto campo sulla rapina di sabato notte. Tra gli elementi posti sotto esame i filmati delle telecamere istallate sotto l’abitazione dove sono avvenuti i violenti fatti. Lì opera una banca le cui telecamere potrebbero aver registrato l’arrivo e la partenza dei rapinatori e potrebbero rivelare oltre al numero esatto dei partecipanti anche il tipo di auto utilizzata. 
Tanti gli elementi su cui stanno ragionando gli investigatori. Anzitutto, sembrerebbe sempre più certa la partecipazione di due persone di colore nel commando dei tre che hanno fatto l’irruzione in casa e dall’accento di chi ha fatto le minacce potrebbe trattarsi di gente del territorio.
Altri elementi abbastanza certi la sicurezza con cui si sono mossi i rapinatori che se hanno rischiato un’azione in un appartamento in un centro abitato, piuttosto che in una villa isolata, dovevano sapere molte cose sulla famiglia. In primis il fatto che fosse agiata, cosa nota in paese, ma soprattutto conoscere l’esistenza di una cassaforte che conteneva importanti valori. 
Naturalmente le indagini proseguono in tutte le direzioni non tralasciando nessun elemento e non escludendo nessuno tra quelli che potevano conoscere l’esistenza della cassaforte, a partire da eventuali maestranze che potrebbero aver lavorato in casa.
Rapinati di Rolex e gioielli, ma anche violentemente picchiati. L’imprenditore e la moglie, come detto, sono stati pesantemente picchiati. Da quanto si apprende, lui avrebbe una mascella fratturata, a dimostrazione della violenza usata. 
LE REAZIONI 
«Esprimo la mia sentita solidarietà e vicinanza anche a nome dell’amministrazione comunale, ai nostri concittadini che sono stati aggrediti nei giorni scorsi prima di essere derubati, da balordi che si sono introdotti nella loro abitazione - dice il sindaco Michele Toniaccini -. I carabinieri sono al lavoro per individuare gli autori di questo gesto infame. Saranno visionate le registrazioni con la speranza di rilevare qualche elemento utile alle indagini in corso. Siamo impegnati per aumentare i livelli di sicurezza urbana tramite il progetto di video sorveglianza, che si avvicina alla sua fase conclusiva. Ho più volte sollecitato le istituzioni competenti a farsi carico delle mie richieste con un incremento del numero delle forze dell’ordine attive sul nostro territorio comunale al fine di assicurare un controllo più capillare e continuativo. Con rabbia e incredulità siamo costretti per l’ennesima volta ad assistere a questi episodi di incivile che ci costringerà vivere nella paura». Il consigliere regionale Francesca Peppucci (Lega) esprime la sua vicinanza alla famiglia e ritiene «necessario il potenziamento della polizia locale e l’impegno del Governo maggiore impulso sul tema della sicurezza: leggi chiare, tempi brevi della giustizia e pene certe».

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