Covid, confermata la presenza della variante Xe in Umbria

Il lavoro all'interno del Laboratorio di microbiologia di Perugia
Il lavoro all'interno del Laboratorio di microbiologia di Perugia
Sabato 23 Aprile 2022, 18:35 - Ultimo agg. 19:42
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PERUGIA - E' confermata la presenza della variante Xe del Sars-Cov-2 in Umbria. Il nuovo sequenziamento - portato avanti nel laboratorio di Microbiologia dell'Azienda Ospedaliera di Perugia diretto dalla professoressa Antonella Mencacci - ha confermato le ipotesi dei giorni scorsi. Un caso ritenuto dall'equipe perugina «interessante» in cui  la variante  XE potrebbe essere associata alla ricombinazione  delle due varianti  Omicron 1 e 2. A rendere noto l'esito del lavoro di laboratorio l'assessore regionale alla Salute Luca Coletto che rassicura «sul fatto che questa variante non provoca sintomatologia molto diversa dalle precedenti», tuttavia la Regione invita cittadini «a osservare con grande attenzione tutte le misure e le precauzioni utili a evitare il contagio, a partire dall'uso della mascherina al chiuso e possibilmente nei luoghi affollati dove è difficile il distanziamento».

E sono raddoppiati in Umbria, in 24 ore, i pazienti Covid ricoverati in terapia intensiva, passati dai quattro di venerdì 22 aprile agli otto di sabato 23.

Complessivamente si registra un ricovero in meno, sono 235 in tutto. In leggero aumento i casi giornalieri, 1.474, emersi dall'analisi di 6.680 tamponi (1.185 molecolari e 5.495  antigenici), con un tasso di positività in aumento, al 22,06 per cento (era 18,4 ieri). Gli attualmente positivi sono 12.846 (299 in più) e i guariti 1.175.

Si chiude una settimana nella quale  la curva epidemica, come pure la media mobile a 7 giorni in Umbria ha mostrato un trend in diminuzione rispetto alle settimane precedenti. L’incidenza settimanale mobile per 100.000 abitanti al 19 aprile è pari a 803. L’indice RDt sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 giorni è sostanzialmente stabile attestandosi ad un valore di 0,86. In pratica, tutti i distretti sanitari hanno l’incidenza inferiore a mille casi per 100mila abitanti. L’incidenza più elevata è riscontrata nel distretto di Orvieto ed è pari a 973 casi per 100mila abitanti.

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