Dal rave di Valentano alle rive del Lago di Corbara. In 35 identificati e sanzionati dalla Polizia, sgomberata l'area

Dal rave di Valentano alle rive del Lago di Corbara. In 35 identificati e sanzionati dalla Polizia, sgomberata l'area
di Monica Riccio
Venerdì 20 Agosto 2021, 18:01 - Ultimo agg. 21 Agosto, 11:04
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L'onda lunga del rave di Valentano è arrivata a lambire anche l'Orvietano ma il pronto intervento e l'azione coordinata delle forze dell'ordine locali ha funzionato. Quando nelle prime ore del mattino di venerdì 20 agosto, alcuni cittadini di Civitella del Lago, dall'alto della vista che gode la frazione sull'invaso di Corbara, hanno cominciato a mandare foto al sindaco di Baschi, Damiano Bernardini, è stato subito chiaro che occorreva prendere provvedimenti subito. Sulla riva del lago, si erano infatti insediati cinque camion, alcuni camper e altri veicoli. L'allarme vero e proprio è scattato solo intorno alle 9, quando si è capito chiaramente che si stava radunando sulla spiaggia un piccolo ma significativo gruppo di reduci del rave di Valentano, il comune del Viterbese dove nei giorni scorsi si era tenuto un raduno non autorizzato di migliaia di persone che ha tenuto impegnate le forze dell'ordine con centinaia di agenti di polizia e carabinieri.

Baschi non poteva diventare una nuova Valentano, così il primo cittadino ha allertato subito la Questura che, in collaborazione con il Commissariato di Orvieto, ha messo in piedi una task force che in pochi minuti è intervenuta sull'area in questione e in meno di un paio di ore ha sgomberato l'area, in modo del tutto pacifico ma non senza aver identificato tutti i 12 veicoli presenti e le 35 persone trovate sul posto, alcune di nazionalità francese, alcune in arrivo dall'Emilia Romagna forse dirette a casa via Todi e E45.

Per tutti è scattata la sanzione prevista nel regolamento di polizia locale del comune di Baschi che vieta l'attività di campeggio al di fuori degli spazi consentiti.

«Ringrazio tutte le forze dell'ordine che sono intervenute con tempestività e professionalità – ha commentato il sindaco Bernardini. E ringrazio anche i cittadini che dall'alto di Civitella che per primi ci hanno avvisato di quanto stava accadendo lungo le rive del lago. Un lago – continua – che è una realtà di pregio naturalistico, che va preservata e curata. Lo facciamo sempre, il nostro è un impegno concreto che però, anche alla luce di quest'ultimo episodio, vede rafforzata la volontà di regolamentare gli accessi e le attività sul Lago di Corbara.»

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