Da San Gemini in Siberia in bicicletta: Lorenzo il viaggiatore dei record trova l'amore fra i ghiacci

Da San Gemini in Siberia in bicicletta: Lorenzo il viaggiatore dei record trova l'amore fra i ghiacci
di Lorenzo Pulcioni
Domenica 24 Maggio 2020, 19:08
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«Sembra che siano felici e quando un figlio è felice, anche un genitore è felice» dice mamma Donatella, che aspetta di poter abbracciare il figlio e ovviamente la sua nuova fidanzata. Lorenzo Barone, il viaggiatore solitario che ha attraversato la Siberia in bicicletta, aspetta in dolce compagnia la riaperture delle frontiere per tornare in Italia.

Barone ha compiuto 23 anni lo scorso 22 maggio e dall'altra parte del mondo oltre all'avventura ha trovato anche l'amore. Lei si chiama Aygul, ha 21 anni e ha saputo dai social dell'impresa di Lorenzo. I due si sono scritti e poi si sono conosciuti quando lei ha preso un volo da San Pietroburgo. Adesso trascorrono la quarantena insieme a Pokrovsk, paese dove vivono i genitori di lei.

Lorenzo Barone era partito dall'Italia lo scorso mese di gennaio per attraversare in bicicletta e in solitaria l'inverno rigido della Siberia. Lungo il tragitto ha conosciuto l'ospitalità degli abitanti della Yakutia, gli spendidi animali selvatici che abitano quelle lande innevate. Ha conosciuto pochi altri viaggiatori, ma soprattutto ha conosciuto Aygul. Lei ha 21 anni, studia all'università di San Pietroburgo e ha saputo dai social dell'impresa che Lorenzo stava compiendo in Siberia. Evidentemente affascinata, lo ha contattato tramite Facebook e lui, che di giorno pedalava e la notte recuperava le forze in tenda a 50 gradi sottozero, le raccontava le sue giornate.

Fino a che lei ha preso il primo aereo per raggiungerlo sul lago Bajkal, subito dopo che Barone aveva concluso la sua traversata. Il primo incontro c'è stato a Irkutsk dove Lorenzo ha lasciato la bici e insieme ad Aygul ha affittato un paio di slitte. Così il viaggio di Barone è proseguito, ma non più da solo. Insieme hanno attraversato il lago ghiacciato per dieci giorni e 140 chilometri. Con la primavera in arrivo il lago ha cominciato a sciogliersi e, come se non bastasse, anche la Russia stava entrando in lockdown per il Covid. Così hanno trovato un passaggio da un autista che Lorenzo aveva già incrociato durante la sua traversata in bicicletta. E da Irkutsk hanno preso l'aereo per tornare a Jakutsk, 3.000 chilometri più a nord, e da hanno raggiunto Pokrovsk, paese dei genitori di lei. Dove hanno affittato un piccolo appartamento per trascorrere insieme la quarantena, aspettando la riapertura delle frontiere.

«Lorenzo vuole prendere la Transiberiana e arrivare in Ucraina, da lì tornare in Italia con la bici, pandemia permettendo» spiega mamma Donatella. E Aygul? «Deve laurearsi nel mese di luglio e, se tutto va bene, dovrebbe raggiungere Lorenzo in Italia a metà agosto». Più lieto fine di così era difficile immaginarlo.

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