TERNI Non più l’omissione di soccorso ma l’omicidio preterintenzionale. E’ questa l’ipotesi di reato che ora la procura ternana contesta a Francesco Gnucci per la morte della fidanzata, stroncata da un’overdose dopo aver festeggiato il suo diciottesimo compleanno. In queste ore l’appartamento di via delle Rimembranze, quello in cui sabato mattina si è consumato un dramma inconsolabile, è stato posto sotto sequestro. Sono le nove e Maria Chiara Previtali, che da tre mesi è la ragazza di Francesco, non si sveglia.
Lui immagina subito quali possano essere le cause del malore.
Diciottenne morta, caccia al pusher con Google Maps
Gli viene comunicato che può nominare un perito che prenda parte all’autopsia e gli vengono notificate la convalida del sequestro del suo cellulare e della casa dove vive. E quell’iscrizione nel registro degli indagati con l’ipotesi di reato di omicidio preterintenzionale scaturita dalle serrate indagini portate avanti dai carabinieri di Terni e Amelia sotto il coordinamento del sostituto procuratore, Camilla Coraggio. Questa mattina ci sarà l’affidamento dell’incarico al perito scelto dalla procura per l’autopsia, che probabilmente si svolgerà giovedì mattina a Spoleto. Alle operazioni peritali prenderanno parte il medico legale, Mauro Bacci, il consulente nominato dall’avvocato, Manlio Morcella per conto della famiglia della giovanissima vittima, e Laura Paglicci Reattelli, nominata dall’avvocato Francesca Carcascio, legale di Gnucci. In quella sede sarà svolta anche la perizia tossicologica per accertare l’eventuale assunzione di altre sostanze oltre all’eroina. Accertamenti mirati saranno effettuati anche sui farmaci e sulle altre sostanze che sono state sequestrate dopo la tragedia a casa di Francesco. Un giovane conosciuto alle forze dell’ordine come assuntore di stupefacenti. Con alle spalle qualche vecchia segnalazione amministrativa al tribunale dei minorenni e qualche piccolo “inciampo” con la giustizia.