La Geografia del Buio: un concept
album nel quale il tifernate Michele
Bravi mette a nudo il dolore vissuto

La Geografia del Buio: un concept album nel quale il tifernate Michele Bravi mette a nudo il dolore vissuto
di Michele Bellucci
Giovedì 28 Gennaio 2021, 12:30
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PERUGIA - Uscirà domani, venerdì 29 gennaio, il nuovo lavoro dell’artista umbro Michele Bravi, La Geografia del Buio. Un concept album che arriva a quattro anni di distanza da quell’Anime di carta che gli è valso il disco d’oro (contenente il singolo Il diario degli errori arrivato a conquistare un doppio disco di platino). Il nuovo progetto discografico è stato invece anticipato dall’uscita dei singoli La vita breve dei coriandoli e Mantieni il bacio, due brani che Bravi ha eseguito dal vivo durante la conferenza stampa tenutasi ieri in diretta streaming: «È Un disco che nasce dalla solitudine - ha spiegato - e sono davvero felice che ora la mia voce abbia ricominciato a cantare. La Geografia del Buio è una grande riflessione sul dolore. Non è un disco sul come si esce dal buio, ma un concept album che attraversa quel buio e trova un modo per conviverci». Dieci tracce che rappresentano altrettante immagini oniriche e in molti casi surreali, dove Bravi racconta sé stesso scavando nei pensieri più intimi: «Ritengo sia il disco d’amore più grande che abbia scritto e interpretato. Del resto ho potuto capire e decifrare il mio dolore solo quando una persona, quella a cui ho dedicato tutto il disco, ha condiviso questa sofferenza con me».

Canzoni che puntano tutto sulle parole, lasciando alla musica il compito di creare suggestioni e rafforzare la potenza di certe immagini. A venir evocato è un presente stravolto e un profondo dolore capace di avvolgere ogni cosa come fosse una profonda coltre di nebbia: «Ho parlato di cose molto intime - ha ammesso il cantautore tifernate - come l’EMDR, la terapia psicoterapica che racconto in Storia del mio corpo. Con la terapia ho dato una casa a quel dolore ed è stata quindi davvero importante. Questo mi ha fatto tornare in mente un aneddoto di quando andavo alle scuole medie. In realtà è possibile che non sia mai successo, è un ricordo sfocato. La mia professoressa di francese raccontò che quando Gustave Eiffel decise di costruire la celebre torre un critico lo attaccò pesantemente, sostenendo che avrebbe deturpato il panorama.

Quando però la torre fu costruita quest’ultimo si stabilì dentro ed Eiffel commentò dicendo che dopo tutte le polemiche ora si godeva la sua creazione. La risposta del critico fu che quello era l’unico modo per tornare a vedere il panorama che c’era prima, starci dentro e conviverci risultava essere l’unica cura».

Il concept di La Geografia del Buio è caricato di grande drammaticità e la realtà dell’artista si palesa sotto forma di rappresentazione teatrale. La separazione tra spettatori e attori è un limite invalicabile, Bravi mette sotto la lente quel tuffo in un’oscurità profonda, che racchiude in sé la violenza della vita. L’intero progetto discografico è stato prodotto da Francesco “Katoo” Catitti, mentre il pianoforte, che accompagna la voce dell’artista in tutte le tracce, è suonato da Andrea Manzoni: «Volevo che fosse un disco vivo - ha sottolineato Michele Bravi - quindi ascoltando bene si sentono gli scricchiolii della porta o il ronzio del frigorifero. L’ho registrato in una casa e quei suoni, che fanno parte della quotidianità, abbiamo fatto in modo che diventassero parte integrante delle canzoni». La Geografia del Buio sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali e in formato CD.

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