Movida, arrivano i vigilantes contro lo sballo dei giovani

Movida, arrivano i vigilantes contro lo sballo dei giovani
di Nicoletta Gigli
Domenica 19 Luglio 2020, 09:41
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Da venerdì la movida cambia musica. E chi vuole viverla deve farlo rispettando le regole. Quella tra via Petroni, via Cavour e largo Ottaviani sarà un'area virtualmente delimitata. Tenuta sotto stretto controllo da operatori qualificati che indosseranno una pettorina con la scritta accoglienza. Sarà il sindaco, Leonardo Latini, a firmare l'ordinanza che detta le regole: «Un testo unico - dice - che raccoglie le disposizioni fatte nel tempo, funzionale al progetto. Terni è una città che merita regole ma non demonizzazioni». Le regole del progetto diverTIAMOci riguarderanno la somministrazione di bevande, l'uso di contenitori di vetro, gli orari di occupazione di suolo pubblico e quelli che regolamentano la musica nei locali. Quello messo in campo per sorvegliare la movida è solo uno dei capitoli del pacchetto di misure in tema di sicurezza, decoro e attrattività. Un pacchetto sicurezza che tenta di accerchiare chi non rispetta le regole. «Terni, dati alla mano, non vive un allarme sicurezza - dice il questore, Roberto Massucci - e la capacità di risposta rispetto a fatti anche gravi, si è dimostrata sempre efficace. I responsabili hanno un nome e un cognome e stanno in carcere. Dobbiamo intervenire in modo coordinato sulla costruzione di una corretta convivenza sociale, soprattutto a fronte di uno smarrimento che si registra nelle fasce più giovani della popolazione, in particolare quelle dei minori, che vanno tutelati» precisa il questore. Era stato lui, i primi di luglio, dopo un altro fine settimana di liti finite a botte, ad annunciare il progetto per gestire a dovere i luoghi frequentati da adolescenti e ragazzi. Che coinvolge forze dell'ordine, amministrazione comunale, gestori dei locali, residenti: «I fatti in sé non sono gravi, ma indicativi di un contesto che necessita di regole più stringenti e maggiore collaborazione di tutti. I comportamenti dei giovani - aveva detto - vanno stoppati e per farlo serve qualcosa di strutturato». A palazzo Spada, sindaco, questore e gli assessori alla polizia locale e all'ambiente illustrano quel partenariato pubblico-privato che vede in campo anche i buttafuori messi a disposizione dai gestori dei locali: «Si stanno consorziando per sviluppare un servizio su tutta l'area della movida - spiega Massucci - gli addetti alla sicurezza avranno il compito di controllare che sia rispettato il regolamento. Si al divertimento ma nel rispetto delle leggi e dei residenti: no all'abuso di alcol e droga e a comportamenti che sfociano nella violenza». Il sindaco, Latini, parla di un «salto culturale per un fenomeno come quello della movida che consenta alla città di diventare attrattiva in un quadro di regole che tenga conto della sicurezza e del decoro». In una città che piange Gianluca e Flavio, vittime dello sballo, si punta sulla prevenzione. Col progetto scuole sicure, l'ottimizzazione della videosorveglianza e la collaborazione dei residenti. «Ci aspettiamo la responsabilizzazione di tutti coloro che vivono questi contesti - dice Massucci - soprattutto dopo aver drammaticamente visto come i giovanissimi siano la componente più vulnerabile, che merita un percorso fondato sulla responsabilità degli adulti».
 
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