Il Prefetto chiude tre zone della movida:
largo Ottaviani, largo Giannelli
e il parco della Passeggiata

Il Prefetto chiude tre zone della movida: largo Ottaviani, largo Giannelli e il parco della Passeggiata
di Nicoletta Gigli
Giovedì 12 Novembre 2020, 09:53
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TERNI Quei gruppi di ragazzi che stazionano per ore nei luoghi della movida senza rispettare le distanze, che usano la mascherina solo quando vedono arrivare le forze di polizia, hanno spinto il comitato per l’ordine pubblico a concordare il pugno di ferro. Dal venerdì alla domenica i gradoni di largo Ottaviani e via Giannelli saranno off limits. Il parco della Passeggiata invece sarà chiuso coi lucchetti tutti i giorni alle 17, quando scende il buio. Sarà il sindaco, Leonardo Latini, a firmare l’ordinanza di chiusura delle aree della città che - si legge in una nota della prefettura – «sono state maggiormente connotate da fenomeni di assembramento, nonostante la vigenza delle disposizioni governative che hanno previsto la temporanea chiusura di bar e servizi di ristorazione». L’emergenza sanitaria e i provvedimenti da adottare per la salute di tutti sono stati concordati nel corso del vertice convocato dal prefetto, Emilio Dario Sensi, con i rappresentanti dei Comuni di Terni, Orvieto, Narni, Amelia, il rappresentante di Anci Umbria, il presidente della Provincia e i vertici provinciali delle forze dell’ordine. Accanto alla messa a punto di controlli ancor più serrati legati alle disposizioni governative anti covid, tutti i presenti all’incontro si sono detti concordi sulla necessità di provvedimenti drastici.

Presi per impedire l’accesso in quelle aree dove i ragazzi, dopo la chiusura dei locali del centro e della periferia, si concentrano senza rispettare le regole sul distanziamento sociale e sull’uso delle mascherine. “I rappresentanti degli altri Comuni non hanno messo in evidenza criticità tali da indurre all’immediata adozione di simili provvedimenti - spiegano dalla prefettura - pur auspicando la necessità di una sempre più efficace intensificazione dei controlli in determinate aree ritenute sensibili”. E questo anche a causa dell’aumento dei casi di contagio, che hanno portato la regione nella zona arancione. Dalla prefettura una sorta di appello alle famiglie «per far comprendere ai più giovani il disvalore dei comportamenti messi in atto» e disincentivare quelle forme di socialità cui sono riconducibili i numerosi casi di contagio registrati in provincia. L’attenzione del comitato per l’ordine pubblico è massima così come i controlli, che vengono intensificati. E se questo non dovesse bastare i sindaci sono pronti a chiudere altre piazze.

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