ASSISI E' arrivato sul sagrato della basilica della Porziuncola con un po' di ritardo. Papa Francesco, nella sua quinta visita ad Assisi. Prima dell'incontro con i poveri una deviazione per salutare le clarisse di Santa Chiara con cui ha pregato. Poi, una volta sceso dall'auto, ha camminato sorridendo verso il sagrato della basilica di Santa Maria degli Angeli. Si è fermato con i tanti bambini che lo hanno salutato. Ha parlato con loro, con i loro genitori, un papà si è commosso. Saluti sorrisi, carezze e parole come se fosse un amico da rivedere. Poi è iniziata la visita privata. Il saluto con il vescovo di Assisi Domenico Sorrentino, quello con il presidente della Ceu, l'arcivescovo Renato Boccardo, il sindaco di Assisi Stefania Proietti che ha offerto un regalo al Papa e il prefetto Armando Gradone. Al Papa un giovane rifugiato eritreo che ha perso la vista per una mina antiuomo, ha regalato al Papa il saio francescano e il bastone del pellegrino. Poi Bergoglio, dopo altri saluti e racconti dei poveri che lo hanno atteso sul sagrato, è entrato nella Porziuncola per l'incontro con i 500 poveri provenienti da ogni
parte d'Europa nella Giornata mondiale loro dedicata.
Alla fine altro fuori programma. Papa Francesco è andato a Spello dalla suore di Vallegloria dove ha prnazato con le religioose di clausura. E' arrivato alle 12,36 ed è ripartiro alle 14.30. Non è la prima volta che Bergoglio va in visita dalle suore di Spello