Tifoso dell'Ascoli morto al Curi, indagine sui tempi dei soccorsi

Tifoso dell'Ascoli morto al Curi, indagine sui tempi dei soccorsi
di Michele Milletti
Mercoledì 1 Settembre 2021, 08:15 - Ultimo agg. 16 Settembre, 16:50
2 Minuti di Lettura

PERUGIA  Un’annotazione. È quanto hanno chiesto il procuratore capo, Raffaele Cantone, e il sostituto Massimo Casucci nelle ultime ore alla questura in relazione alla morte del tifoso ascolano sabato sera al Curi.

Insomma, nonostante al momento non risulti l’apertura di un fascicolo d’indagine, in procura hanno manifestato la volontà di approfondire quanto accaduto nei minuti finali del match di sabato nel settore di curva sud destinato ai tifosi ospiti.
Per questo motivo hanno da via Fiorenzo Di Lorenzo hanno chiesto alla questura tutta la documentazione relativa a quanto accaduto prima e durante quei momenti drammatici, quando il figlio del 56enne tifoso bianconero e altri supporter ascolani prima lo hanno visto accasciarsi sui seggiolini del Curi e poi sono stati a lungo a sperare che quel malore non gli stroncasse la vita.
Proprio quegli interminabili e drammatici istanti successivi al malore e antecedenti all’arrivo dei soccorsi rappresentano il punto principale su cui gli inquirenti vogliono approfondire. Per avere la conferma definitiva che tutto si sia svolto correttamente, soprattutto nei tempi di intervento dal momento che sulla qualità e la professionalità dei soccorsi, sul tentativo prolungato per oltre un’ora di salvare la vita al 56enne tifoso ascolano sarebbero state spese parole importanti dagli stessi supporter bianconeri presenti allo stadio.
In Procura, dunque, si valuterà tutto il materiale documentale relativo all’intervento, da quando cioè è arrivata la richiesta di soccorso per mezzo degli steward allertati dai tifosi fino all’arrivo del personale della squadra Croce Rossa adibita al pronto soccorso e all’ambulanza del 118.

Materiale documentale e video-fotografico, dal momento che quei terribili istanti sono stati ripresi dalle telecamere di sicurezza presenti all’interno del Curi. Il tutto verrà, oltretutto, letto alla luce del piano sicurezza previsto per le partite interne del Perugia e che prevede la presenza di varie squadre della Croce Rossa dislocate nei vari settori, oltre alle ambulanze e a un presidio medico. Fin qui, giova sottolinearlo, non sarebbero emersi elementi tali da far pensare a un ritardo nei soccorsi, tanto che non è stata disposta l’autopsia. Ma la procura, giustamente, vuole escludere del tutto qualsiasi dubbio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA