Perugia, per la mamma morta farmaci nel mirino

Perugia, per la mamma morta farmaci nel mirino
di Egle Priolo
Martedì 26 Gennaio 2021, 11:00
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PERUGIA - In pochi istanti la loro vita è stata segnata. Ci sono un papà e due bambini di 5 e 10 anni che in un attimo hanno perso compagna e mamma. Morta prima di un intervento a causa di quegli attacchi cardiaci che l'hanno stroncata nonostante il soccorso dei medici nella clinica privata in cui avrebbe dovuto essere operata e poi nel reparto di Rianimazione dopo la corsa disperata in ospedale. Ma sono bastati quei primi attimi, quel cuore impazzito, nonostante i tentativi di riportare il battito alla normalità, a decidere che la sua vita dovesse finire. E ora che il tempo sembra diluito, per la famiglia è ancora il momento dell'attesa. Ieri infatti era previsto il conferimento dell'autopsia per stabilire le cause del decesso della donna di 28, anni morta nella notte tra venerdì e sabato, dopo il ricovero per una semplice artroscopia, un intervento di routine che – sembra – non sia mai neanche iniziato. Ma il conferimento ieri non c'è stato, probabile segnale della sensibile attenzione che la procura sta mettendo su questo dramma. Il sostituto procuratore Gennaro Iannarone evidentemente sta studiando a fondo le cartelle cliniche sequestrate, sia nella clinica privata che in ospedale, per decidere le prossime mosse. E quindi quali medici indagare, per arrivare alla verità ma anche per dar loro modo di nominare un consulente che li rappresenti durante l'autopsia sul corpo della giovane mamma.

La verità. Questo ha chiesto la famiglia, rappresentata dall'avvocato Alessandro Vesi, quando si è presentata dagli inquirenti per sporgere denuncia. Per capire come si possa morire a 28 anni per un'operazione di routine. Nulla giustamente trapela delle indagini affidate dalla procura alla polizia, ma è chiaro come nel mirino degli investigatori ci siano quei minuti precedenti all'intervento, quelli della preparazione e dell'anestesia. Ancora non si sa cosa sia andato storto, un problema pregresso sottostimato, un errore, un farmaco non idoneo o magari una semplice, cattiva, terribile fatalità. Di certo, nel momento in cui il sostituto procuratore metterà nero su bianco i nomi dei professionisti iscritti nel fascicolo aperto per omicidio colposo, si darà loro anche la possibilità di difendersi. Il medico legale scelto dalla procura potrebbe arrivare anche da fuori regione e si attende l'autopsia per fornire, intanto, un perché a un marito e a due bambini piccoli. Niente riporterà indietro una mamma e una donna tanto amata, ma si darà almeno un volto a un destino cinico e vigliacco.

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