«Ti sfregio con l'acido e ti brucio», marito violento a processo

Panchina e scarpe rosse contro la violenza sulle donne
Panchina e scarpe rosse contro la violenza sulle donne
di Egle Priolo
Venerdì 24 Giugno 2022, 13:02
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PERUGIA Le botte, le violenze. Le offese ma addirittura le minacce di bruciarla o sfregiarla con l'acido. Tanto che il figlio, terrorizzato, nonostante la giovanissima età ha pensato bene di svuotare una bottiglia di acido muriatico che il padre aveva comprato riempiendola invece di, magari urticante, ma innocua candeggina. Per paura. Per paura che il suo stesso padre potesse mettere in atto i propositi ripetuti a lungo. Per quattro lunghissimi anni di terrore. Finché la donna, vittima di un uomo violento e che addirittura le sputava in faccia, convinto di essere il padrone della vita sua e dei figli, l'ha denunciato. E ora quell'uomo subirà un processo per violenze in famiglia, aggravate dall'averlo fatto davanti ai due figli minori. L'uomo, un 59enne di origini marocchine da anni in Italia, residente a Perugia dove sono nati i suoi figli, è stato infatti rinviato a giudizio dal giudice Margherita Amodeo, come richiesto dal sostituto procuratore Tullio Cicoria. Che lo accusa delle violenze come del tentativo di bloccare una qualsiasi forma di indipendenza economica della moglie quarantenne per tenerla schiava della sua sete di possesso, in una situazione aggravata dalla decisione della donna di separarsi. Stanca di non poter lavorare, avere uno stipendio o addirittura di tingersi i capelli, come raccontato nella sua denuncia.

Da lì, sarebbero iniziati gli «episodi di maltrattamenti fisici e psicologici, nei miei confronti, che nell’ultimo periodo sono diventati letteralmente insopportabili facendomi temere per la mia vita e quella dei miei figli». In un crescendo di un comportamento definito particolarmente ostile che si concretizza in continue minacce: «Ti brucerò», «Ti farò mangiare la terra». «Ti sfregerò». E se non bastasse, l'ira dell'uomo si rivolge anche ai due figli adolescenti. In particolare nei confronti della ragazza insultata, secondo quanto racconta la madre, anche di fronte agli amici del padre. «Ha iniziato a dirle che è una m... come la madre», al punto che l’altro figlio «sentendo queste affermazioni rivolte alla madre e alla sorella si è arrabbiato tantissimo ed è intervenuto in maniera accesa» nei confronti del padre. Fino al trucco della candeggina, considerato necessario per non mettere in pericolo la mamma. Una serie di accuse da cui l'uomo ora dovrà difendersi nel corso del processo che inizierà il prossimo 27 settembre (con l'avvocato Antonella Fortunato), mentre la sua famiglia (assistita dall'avvocato Michele Gambini) intanto è riuscita ad allontanarsi per vivere una vita senza paura.

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