Covid, prostituta positiva: ricostruito il viaggio da Barcellona all'Umbria. Treni sanificati

Prostituta positiva al Covid, ricostruito il viaggio da Barcellona all'Umbria: treni sanificati
Prostituta positiva al Covid, ricostruito il viaggio da Barcellona all'Umbria: treni sanificati
di Egle Priolo
Domenica 19 Luglio 2020, 08:26 - Ultimo agg. 15 Febbraio, 13:42
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Almeno dieci treni sono stati sanificati perché su uno di quei vagoni potrebbe aver viaggiato la prostituta ricoverata a Perugia perché positiva al coronavirus. In base ai suoi racconti, le autorità sanitarie e le forze dell'ordine avrebbero ricostruito le tappe principali dei suoi spostamenti nelle ultime due settimane: Barcellona, Ciampino, Modica, Roma, Foligno. La donna, una cinquantaquattrenne di origini peruviane, avrebbe compiuto questo viaggio tra la Spagna, dove risiede, e l'Italia: qui – nella città siciliana - sarebbe venuta a contatto con una trentina di clienti, secondo le autorità locali. Trenta persone, più tutte quelle che possono averle viaggiato accanto in aereo, traghetto, pullman e quel treno che lei racconta di aver preso a Roma Termini per l'Umbria.

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Tutte tappe su cui sta facendo verifiche la polizia, con il Compartimento Umbria Marche della polizia ferroviaria che ha intanto disposto in via precauzionale la sanificazione di almeno una decina di treni che fanno avanti e indietro tra la Capitale e Foligno, quei treni presi dai pendolari e che collegano principalmente l'Umbria al sud del Paese.
In base alle parole della donna (tutte da verificare), poi, appena arrivata a Foligno si sarebbe sentita male, tanto da raggiungere a piedi il primo ospedale, il San Giovanni Battista. Qui, con una sintomatologia compatibile con il contagio da coronavirus, è stata sottoposta a tampone in un regime di totale sicurezza per i pazienti e i sanitari. Per poi essere trasferita immediatamente al reparto di Malattie infettive del Santa Maria della misericordia di Perugia, dove è ricoverata in isolamento da mercoledì. Le sue condizioni non sarebbero preoccupanti, ma i problemi respiratori sembrano pesanti: quindi, tra tosse, febbre, microfono attraverso la porta e qualche reticenza non è facile risalire a tutti i suoi spostamenti.

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E se l'Azienda ospedaliera di Ragusa, con il direttore Angelo Aliquò, ha invitato chiunque abbia «il sospetto di essere venuto a contatto con la donna a segnalarlo per essere sottoposto a tutti gli accertamenti al fine di evitare ulteriori e potenziali contagi», il primo cittadino di Modica - dove la donna ha preso un appartamento per una decina di giorni - ha messo sotto controllo la casa e con la polizia locale sta cercando di ricostruire luoghi e persone frequentati dalla peruviana. Il sindaco Ignazio Abbate infatti teme un focolaio nella sua città, finora solo sfiorata dal virus. «Abbiamo chiesto in procura la possibilità di risalire attraverso il suo numero di telefono ai tabulati e quindi alle persone che ha potuto incontrare», ha confermato al telefono. Perché anche chi non si fa avanti, per paura magari di dover confessare la frequentazione con la donna, possa essere controllato. Le celle agganciate dal suo cellulare potrebbero quindi essere anche utili per tracciare il suo percorso da Barcellona, uno dei nuovi focolai d'Europa e pronto a un altro lockdown, alla stazione di Foligno. Dove comunque potrebbe essere entrata in contatto con qualcuno, nonostante la breve - secondo quanto avrebbe spiegato - permanenza in città prima di raggiungere l'ospedale a causa della febbre e lo stato di profondo malessere accusato.
Nel mezzo, poi, ci sono quelle dieci ore di viaggio dalla Sicilia all'Umbria, dove pare che la donna volesse guadagnare i soldi per poter tornare in Spagna: con sé aveva diverse mascherine, quindi è probabile si sia protetta. Ma non è detto abbia avuto la stessa attenzione con i suoi clienti.
 

 

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