Sulla tragedia di Terni «abbiamo una responsabilità collettiva per quello che è accaduto. Forse non siamo stati del tutto capaci di fare il nostro dovere»: il procuratore della Repubblica di Terni Alberto Liguori ha aperto così la conferenza stampa per illustrare le indagini che hanno portato al fermo di quarantunenne per i due ragazzi trovati ieri morti in casa. «Noi procura - ha sottolineato il magistrato - forse abbiamo avuto fortuna, i carabinieri hanno avuto intuito investigativo. Nel giro di pochissime ore avevano già imboccato la strada giusta».
Terni, adolescenti morti nel sonno dopo serata insieme: ipotesi assunzione droga. Arrestato spacciatore
A carico dell'uomo fermato è stato ipotizzato il reato di morte come conseguenza di altro delitto. «Abbiamo lavorato con i giovani - ha sottolineato ancora il procuratore - che hanno dato una grande mano indirizzandoci e restringendo campo di azione. Ci hanno condotto verso il sospettato. Cosa grave è il fenomeno della dimestichezza che hanno con il mondo della droga». Secondo Liguori «non è corretto» definire stupefacente la sostanza assunta dai ragazzi, di 15 e 16 anni, è che ne ha provocato la morte. «Gli esami tossicologici serviranno per capire - ha detto il procuratore -, ci affideremo agli specialisti e vedremo cosa troveremo».
Terni, i due ragazzi morti nel sonno. Il procuratore: «Responsabilità collettiva, ci hanno aiutato i giovani»
Mercoledì 8 Luglio 2020, 12:13
- Ultimo agg. 18:42
2 Minuti di Lettura
© RIPRODUZIONE RISERVATA