A seguito della segnalazione di AIFA, inerente il divieto della somministrazione dello specifico lotto ABV2856 di vaccino anti Covid-19 AstraZeneca in via precuzionale, la Regione Umbria ha immediatamente provveduto al ritiro delle dosi residue dello stesso, mettendole a disposizione dell’autorità competente.
A questo proposito ieri diverse fiale sono state ritirate nei punti vaccinali di Orvieto e del distretto sanitario Narni - Amelia.
Nessun nesso di causa effetto con eventi avversi
«Ad oggi – informa il commissario per l’emergenza covid della Regione Umbria, Massimo D’Angelo - come evidenziato nel comunicato AIFA n. 632 dell’11 marzo 2021, non sussiste nessun nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino e gli eventi avversi verificatisi nel territorio nazionale.
Le rassicurazioni
«Si fa presente – spiega il commissario - che il ritiro di un lotto non costituisce un’inibizione assoluta all’intera produzione di vaccini della ditta Astrazeneca e, pertanto, allo stato delle evidenze scientifiche disponibili, non risulta alcuna condizione tale da modificare le caratteristiche di sicurezza di questa tipologia di vaccino che può quindi continuare ad essere somministrato alle categorie di soggetti per le quali lo stesso è indicato».