Terni, nuovo intervento innovativo:
valvola aortica riparata senza bisturi

Il professore Marcello Dominici
Il professore Marcello Dominici
Giovedì 7 Maggio 2015, 11:16 - Ultimo agg. 12:35
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Terni Dopo la valvola mitralica ora anche quella aortica può essere riparata senza usare il bisturi presso l'Emodinamica ell'ospedale di Terni con un approccio mini-invasivo. Il nuovo intervento è stato eseguito dall'equipe diretta dal professor Marcello Dominici e prevede l'accesso percutaneo (senza apertura del torace) per la sostituzione. L'intervento è perfettamente riuscito, la valvola impiantata è funzionante e la paziente è stata già dimessa.

In questo tipo di pazienti il trattamento cardiochirurgico tradizionale, a cuore aperto e con circolazione extracorporea, è considerato molto rischioso - spiegano i medici - e quindi ontroindicato, a causa della grave compromissione della funzionalità cardiaca, delle malattie associate e dell'età avanzata. Pertanto l'impianto della valvola per via percutanea viene considerata l'unica possibilità di trattamento. L'impianto viene eseguito con una sonda con la protesi valvolare che tramite l'arteria femorale raggiunge il cuore. L'intervento - viene spiegato ancora - non richiede il supporto di una circolazione extracorporea, come avviene durante la sostituzione chirurgica. Per l'emodinamica dell'ospedale di Terni questo intervento rappresenta un ulteriore successo che la

consolida come centro all'avanguardia nelle malattie cardiovascolari. «Con l'introduzione di questo dispositivo - spiega il professor Dominici - abbiamo oggi al Santa Maria di Terni tutte le tecnologie d'avanguardia disponibili per trattare la patologia cardio-vascolare».

Attualmente l'emodinamica di Terni esegue oltre 1.600 procedure all'anno, di cui più di 700 angioplastiche coronariche e risponde alle esigenze del territorio ternano ma anche ad un territorio più ampio, che va anche oltre i confini regionali. La struttura infatti viene ritenuta un'importante attrazione extraregionale e circa il 20% di pazienti proviene dalle zone limitrofe, con un incremento costante della mobilità attiva.
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