GUBBIO - Vanno in cerca di cibo e acqua. Si spingono fuori dal proprio habitat praticamente ignari di quanto può capitare, come imbattersi nelle auto, nei ciclomotori e anche nelle persone inevitabilmente spaventate quando si trovano davanti cinghiali, volpi, daini e caprioli, fino a qualche esemplare di lupo. Ormai il territorio eugubino-gualdese registra pressoché quotidianamente le scorribande degli animali selvatici e delle specie protette, con ripercussioni a vari livelli. La situazione è fuori controllo specialmente nei centri abitanti dove il girovagare degli ungolati, per esempio, crea molta apprensione e lascia pesanti segni anche laddove si accumulano i rifiuti.
L'ultimo episodio che fa discutere è l'esemplare di capriolo trovato morto in pieno giorno lungo la strada statale numero 298 “Eugubina” nel tratto da Gubbio a Scheggia che risale lungo la Gola del Bottaccione. Un giovane capriolo sbucato all’improvviso dalla folta vegetazione, lungo un breve rettilineo all’altezza della zona detta dei tre ponti, è stato investito provocando la caduta e il ferimento di un motociclista sessantenne originario della provincia di Ancona che era diretto verso Gubbio ed è stato colto di sorpresa non riuscendo a evitare l’impatto per rischiare davvero grosso sulle possibili conseguenze. Sono scattati rapidamente i soccorsi: sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Gubbio, guidata dal capitano Fabio Del Sette, e il personale sanitario del 118, nonché l’elisoccorso arrivato dalle Marche che è atterrato sul tratto della strada per poi trasportare l'infortunato all’ospedale Riuniti Torrette di Ancona. Le operazioni si sono concluse in tempi rapidissimi per garantire assistenza al ferito e ripristinare la viabilità senza disagi. Le condizioni dell'uomo non destano particolari preoccupazioni. È intervenuto anche il personale della Provincia per ripulire la carreggiata e il recupero della carcassa dell’animale. È rimasto illeso l’altro motociclista coetaneo che viaggiava insieme al ferito ed è invece riuscito con prontezza di riflessi a evitare l'impatto tirando un sospiro di sollievo.
Gli animali selvatici si muovono sempre più liberamente sul territorio e provocano danni anche agli allevamenti, tra le denunce sollevate dagli agricoltori che rivendicano maggiori attenzioni e soprattutto adeguati risarcimenti economici soprattutto se trattasi di specie protette.
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