Vaccini, 900 sanitari ancora non in regola.Variante Delta, alta incidenza

Vaccini, 900 sanitari ancora non in regola.Variante Delta, alta incidenza
di Fabio Nucci
Martedì 22 Giugno 2021, 07:16 - Ultimo agg. 15:25
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PERUGIA - Quasi 10mila dosi in un giorno e mezzo, ma l’obiettivo è tornare a 8mila iniezioni quotidiane, completando le prime dosi il prossimo mese, i richiami entro metà settembre. La Regione ha aggiornato la tabella di marcia della campagna vaccinale che dovrebbe concludersi in anticipo rispetto al piano varato a maggio in relazione alla popolazione che ha aderito alla profilassi anti-Covid. Considerando la media mobile dell’ultima settimana, circa 5.700 dosi giornaliere, la simulazione di Lab24 indica l’immunità di comunità (80% dei residenti) raggiunta a metà ottobre. Tra categorie e fasce d’età che hanno aperto la campagna, mancano all’appello circa 900 sanitari e circa 8mila over 80 che si punta a recuperare con l’intervento dei medici di medicina generale. Intanto l’Umbria risulta tra le regioni dove la presenza di variante Delta è più alta.
Ha raggiunto il 54,3% la percentuale di umbri che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino, quasi 470mila assistiti, 212mila dei quali immunizzati. Un ritmo che da ieri è destinato a crescere come indica l’assessorato regionale alla Salute che annuncia. «Entro la metà di settembre la popolazione aderente avrà effettuato il ciclo completo delle vaccinazioni». Confermata, quindi la pianificazione regionale che prevede prima dose agli aderenti entro fine luglio e ciclo completo entro metà settembre. «Una chiusura in leggero anticipo sul Piano vaccinazioni pubblicato a maggio», fa sapere l’assessorato alla Salute. «Da oggi (ieri, ndr) lunedì 21 giugno la capacità regionale tornerà ai livelli ottimali con oltre 8.000 vaccinazioni al giorno nei soli punti vaccinali territoriali». Una ripresa che arriva dopo la frenata della scorsa settimana. «C’è stato un lieve rallentamento – si precisa dal Broletto - dovuto in parte all’aggiornamento del sistema informativo con conseguente riduzione dell’orario di apertura dei punti vaccinali, in parte a seguito del riequilibrio delle dosi distribuite nei vari territori. Si tratta dunque di un ulteriore slancio verso il raggiungimento dell’”immunità di gregge”, grazie anche all’avvio delle somministrazioni nelle farmacie, negli studi dei medici di famiglia e nei luoghi di lavoro.
Da ieri di nuovo in prima linea per le somministrazioni, i medici di medicina generale che, però, come denuncia il sindacato Fimmg Umbria, stanno facendo i conti con quantità scarse di dosi a disposizione («solo poche fiale a professionista»). Sempre ieri sera, a Solomeo di Corciano, nell’hub aziendale della Brunello Cucinelli, è partita la prima delle “notti bianche” del vaccino con somministrazioni per due settimane anche dalle 20 alle 24. «Iniziamo fino alle due di notte – ha raccontato l’imprenditore a SkyTg24 - sperando che i giovani vengano; magari gli prepareremo la “pizzetta” alle 22 o alle 23. Vorrei finire il prima possibile».
Tornando ai numeri della campagna vaccinale, Lab24 prospetta il 23 ottobre come lasso di tempo necessario per immunizzare l’80% della popolazione. Una data calcolata sulla scorta della media mobile della settimana 12-19 giugno indicata a 5.710 ma già domenica il dato è salito quasi a 5.800 e ieri salirà ancora di più considerando che in mendo di metà giornata il portale governativo ha indicato 3.606 dosi iniettate. Alle 8 di ieri, il dashboard regionale, invece, indicava quasi 240mila prenotazioni in carico al sistema ma l’obiettivo di Palazzo Donini è recuperare i circa 200mila assistiti che per ora non hanno aderito alla campagna. Tra questi, ci sono 8.240 over 80 tra i quali la copertura è arrivata al 90% per la prima dose, mentre l’85% ha chiuso il ciclo. Tra chi non ha aderito, come risulta dal report settimanale della Struttura commissariale per l’emergenza Covid, figurano anche 928 addetti del sistema sanitario. Numeri sui quali le aziende stanno ultimando il controllo e nei prossimi giorni, i servizi di prevenzione della due Usl invieranno le diffide cui medici e addetti che non hanno aderito alla profilassi dovranno rispondere entro 5 giorni, dopo di che, scatteranno le sanzioni.
Sul versante contagio, con un lunedì che segna 4 casi, 11 guariti, nessun decesso e degenti Covid stabili, le stime del centro Ceinge-Biotecnologie avanzate sulla presenza di varianti in Italia, indicano l’Umbria come quarta regione per prevalenza di quella indiana, con una presenza all’11,10%.

L’analisi riguarda i 53 campioni prelevati tra il 15 maggio e il 16 giugno, in sei casi identificati come mutazione delta.

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