Vaccini, oltre 20mila fragili in coda per la prima dose. Pochi i settantenni inseriti e si apre il caso degli anziani domiciliati

Vaccini, oltre 20mila fragili in coda per la prima dose. Pochi i settantenni inseriti e si apre il caso degli anziani domiciliati
di Fabio Nucci
Venerdì 2 Aprile 2021, 09:30
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PERUGIA - Altri 442 vaccinati, oltre 9mila prenotazioni in un giorno. La profilassi dei “soggetti vulnerabili per patologia” va avanti e anche ieri le richieste di vaccinazione hanno ingolfato a tratti il sistema che a fine giornata, tuttavia, è riuscito a incasellare quasi 9.500 assistiti. A intasare il portale anche molti settantenni, ignari delle ultime modifiche al piano che prevede la prenotazione a cura dei medici di base. Altri chiarimenti, sono arrivati per gli assistiti certificati “legge 104”, ma si è aperto apre il caso degli anziani domiciliati in Umbria che non riescono a vaccinarsi.
FRAGILI E SETTANTENNI
Una giornata con l’ennesimo v-day, questa volta per i nati tra il 1942 e il 1951 per i quali, tramite i rispettivi medici, si è aperta la finestra della vaccinazione. Non risultano numeri ufficiali rispetto, solo che tra gli over 60 ieri ci sono state 180 prenotazioni. In molti, tuttavia, hanno provato in prima persona a inserirsi nel calendario della profilassi, senza riuscirci e contribuendo a ingolfare il portale, impegnato a sostenere le richieste per i soggetti “estremamente vulnerabili”. Categoria per la quale risultano in coda 20.192 soggetti, 9.200 dei quali inseriti ieri nel sistema. Sono invece 1.812 in quattro giorni i “fragili” che hanno ricevuto la prima dose, 442 nell’ultima giornata. Quanto alla vaccinazione dei cittadini certificati “Legge 104”, la Regione ha chiarito di aver trasferito nel sistema gli elenchi Inps ma in molti non sono riusciti a prenotarsi. «Chi non riesce, perché ha ricevuto l’esenzione prima del 2010 o perché minorenne – ha poi spiegato Palazzo Donini – deve contattare il medico curante esibendo il certificato da cui si evince il riconoscimento di un handicap ai sensi della Legge 104. Sarà il medico poi a validare la condizione dell’assistito, abilitando la prenotazione».
NODO ANZIANI
Quanto alla popolazione anziana, la Fondazione Gimbe ha diffuso i dati articolati per regione dai quali risulta che in Umbria la percentuale di over 80 vaccinati è al 22,3%, sotto la media nazionale, al 28,8%. E all’appello del sindacato pensionati della Cgil ad accelerare la somministrazione, ieri si è aggiunta la “denuncia” del segretario generale Cisal Umbria, Vincenzo Filice. «Nonostante l’ordinanza del commissario Figliuolo che prevede la vaccinazione anche di coloro che ‘per motivi di lavoro, assistenza familiare o per qualunque altro giustificato e comprovato motivo che imponga una presenza continuativa nella regione, molti anziani domiciliati in Umbria non riescono a vaccinarsi». Il sindacato parla di numerose segnalazioni ricevute in tal senso.
I NUMERI GENERALI
Sono saliti a 107.756 gli umbri che hanno ricevuto una dose di antidoto, 2.182 nell’ultima giornata.

A questi si aggiungono coloro che hanno ricevuto il richiamo, 467 stando al dato del portale nazionale aggiornato a metà pomeriggio. Da lunedì a mercoledì, si sono registrati circa 1.500 richiami al giorno. Nell’ultima giornata sono stati inoltre “caricati” 18.720 dosi del farmaco Pfizer/Biontech preziose per l’immunizzazione delle ultime categorie designate. Oggi, intanto, con una breve presentazione, nella palestra dell’istituto “Salviani” aprirà il secondo punto vaccinale di Città di Castello, afferente all’intero comprensorio altotiberino e di cui è responsabile Daniela Felicioni, medico della Usl Umbria 1.

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