Perugia, diciotto uomini in cura per non essere più violenti

Perugia, diciotto uomini in cura per non essere più violenti
di Michele Milletti
Giovedì 4 Marzo 2021, 10:15 - Ultimo agg. 5 Marzo, 08:29
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PERUGIA - «Aiutatemi a smettere di essere un violento». Di picchiare e minacciare la moglie, magari davanti ai figli piccoli, o di perseguitare la donna che ha deciso di interrompere la loro relazione. Sono diciotto gli uomini, giovani e meno giovani, che stanno svolgendo un percorso per farla finita con la violenza. Che si sono rivolti allo Sportello per uomini maltrattanti istituito dall’associazione perugina Libertas Margot, presieduta da Massimo Pici.
Un numero non da poco, perché significa altrettante situazioni di dramma. Significa diciotto donne vittime e a rischio, fisico e mentale. Significa famiglie distrutte. Questi uomini, tutti autori di violenze nei confronti di mogli e partner, hanno avuto la forza di capire che andavano aiutati a non commettere più tali orrori. E dunque ora stanno svolgendo un percorso aiutati dagli specialisti di Margot. Che da qualche giorno ha in Federico De Salvo, psicologo e psicoterapeuta, il nuovo responsabile scientifico. De Salvo si occuperà anche proprio dello Sportello rivolto a uomini di autori di maltrattamenti e sarà affiancato dall’avvocato Emanuele Florindi. «Il lavoro con gli uomini di autori di maltrattamenti è uno dei percorsi indicati dalla Convenzione di Istanbul sulla prevenzione alla violenza di genere e alla violenza domestica contro le donne, un tassello fondamentale per contribuire a fermare i femminicidi e le violenze creare un contesto culturale a favore della parità di genere» sottolinea Pici.
Le violenze domestiche e di genere sono diventate ancora più attuali in questo anno di coronavirus, di lockdown e restrizioni che hanno significato l’essere costretti a passare intere giornate in casa con il marito o il padre orco. Un’emergenza raccontata anche dal sempre maggior interessamento da parte delle procure a far svolgere agli uomini violenti questo tipo di percorso in vista di una valutazione complessiva della pena da quantificare. «È importante chiarire però che non si tratta soltanto di uno strumento per facilitare sconti di pena o l’attuazione di misure cautelari più favorevoli ma di continuare il percorso che ha sempre caratterizzato l’associazione Libertas Margot: lavorare su un fenomeno complesso come la violenza di genere su più fronti» ribadisce il presidente di Margot.
SPORTELLO ALL’UNIVERSITÀ
Oggi dalle 15 nel corso di un webinar sulla piattaforma Microsoft Teams alla presenza del magnifico rettore Maurizio Oliviero verranno presentate, alla comunità delle studentesse e degli studenti dell’ateneo, le associazioni aderenti allo sportello Antiviolenza dell’Università degli Studi di Perugia.

Lo sportello, rivolto a tutto il personale dell’ateneo, alle studentesse e agli studenti, è attivo dal 26 novembre 2020, è può essere contattato tutti i giovedì dalle ore 15 alle ore 18, componendo il numero telefonico 0755853990. Ecco le asseociazioni “Libera…mente Donna ets”, “Omphalos LGBTI”, “Forum Donne Amelia”, “Libertas Margot”, “Donne contro la guerra” e “Accademia Pietro Vannucci”.

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