Scuola, la preside che non riapre
resta sola: «Decisione con il medico»

Al lavoro nelle scuole per la sanificazione
Al lavoro nelle scuole per la sanificazione
di Remo Gasperini
Venerdì 11 Settembre 2020, 07:39
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PERUGIA Il day after di Nivella Falaschi, dirigente scolastico dell’IC Perugia 11, è stato tranquillo. Al momento nessun veto è arrivato dai vertici delle istituzioni scolastiche né dalla Regione che il calendario scolastico decide. 
«Visto? Sono rimasta sola. Nessun collega ha fatto come me – dice la preside Falaschi reduce da diverse video conferenza con i genitori -. Ma sono tranquilla perché ho fatto, anzi insieme al consiglio abbiamo fatto tutto in piena coscienza e con il conforto del parere del dottor Carlo Colangeli, il nostro medico competente che ci ha seguito e consigliato sempre per il bene dei nostri studenti. Insomma non ho ricevuto alcuna osservazione perché sono certa di essere nel giusto». In merito alle ventilate protesta dei genitori la Falaschi non segnala problemi: «Ho avuto incontri in video con i genitori delle prime classi e non ci sono state opposizioni. Hanno capito le motivazioni. Domani incontrerò genitori della altre classi ma francamente non prevedo problemi. Inizieremo il 24 e per allora avremo tutti i nostri insegnanti anche di sostengo e sarà, come dico, una scuola pienamente inclusiva». 
Nessun effetto domino per riaperture posticipate anche se altri dirigenti un pensierino ce l’avevano fatto. Insieme al Perugia 11 ci sono però anche tutte le scuole di Otricoli materne, elementari e medie che non apriranno il 14 settembre ma il 23. Ma questo è un caso diverso perché è stato il sindaco Antonio Libera a concordare con la preside Anna Golino la riapertura posticipata perché sono ancora in corso i lavori nella scuola elementare che compromettono anche l’utilizzo della scuola materna. Niente posticipi ma inizi con lezioni ridotte e didattica a distanza per diverse scuole della regione. Alcuni licei perugini ancora in attesa di nuove aule e anche istituti del Ternano hanno già programmato classi divise in gruppi con uno a scuola e l’altro a turno a casa. Insomma la Dad fa subito la sua ricomparsa anche se come integrativa della compresenza. 
POST ELEZIONI
Il 24 settembre comincia a diventare una data da cerchiare in rosso nel calendario scolastico regionale. Dopo l’annuncio della apertura rinviata da parte dell’IC Perugia 11, sempre per il 24 è arrivato quello della riapertura dopo la tornata elettorale. «Gli istituti scolastici sede di seggio torneranno operativi per l’attività didattica giovedì 24 settembre – ha deciso la giunta regionale -. Tale scelta è motivata dalla necessità di provvedere a tutte le operazioni di sanificazione necessarie per garantire agli studenti un ritorno a scuola in totale sicurezza. Gli interventi di sanificazione saranno finanziati dalla Regione per effetto della delibera di Giunta n. 815 adottata nella seduta del 9 settembre». Una notizia che sul piano economico chiude la diatriba sul chi dovesse pagare la sanificazione: presidi e comuni ora si sentono ufficialmente sollevati. «Questi provvedimenti rappresentano un’ulteriore dimostrazione di come la riapertura in sicurezza dell’anno scolastico sia una priorità della Giunta regionale - ha detto Paola Agabiti, assessore regionale all’Istruzione e al Diritto allo studio. «Garantire ai nostri ragazzi e alle loro famiglie, così come al corpo docente e a tutto il personale, la massima serenità nel ritorno alle attività scolastiche è un presupposto fondamentale per la ripresa della nostra comunità a fronte dell’emergenza di questi mesi. La presenza della Regione, in tutte le questioni di sua competenza, continuerà quindi ad essere quotidiana per assicurare una vicinanza reale dell’istituzione regionale ad un mondo che rappresenta il presente e il futuro dell’Umbria” 

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