Virus, così il ritorno in aula in sicurezza
«Metà studenti e più bus, doppio turno scongiurato»

Virus, così il ritorno in aula in sicurezza «Metà studenti e più bus, doppio turno scongiurato»
di Remo Gasperini
Lunedì 28 Dicembre 2020, 08:45
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PERUGIA Con solo il 50% degli studenti giornalmente in classe, gli addetti ai lavori della scuola umbra danno per scontato che l’ordinanza del ministro Speranza, peraltro valida dal 7 al 15 gennaio, dunque per una settimana, abbia scongiurato il doppio turno. Ora però, perché questa convinzione diventi certezza, è necessario che prima il Tavolo coordinato dal Prefetto Gradone metta a punto il documento operativo, poi la presidente della Regione Tesei firmi un’ordinanza che confermi il tutto. Presente al tavolo della Prefettura con due rappresentanti come del resto gli altri sindacati, la Cisl Scuola Umbria ha espresso «soddisfazione per l’emanazione dell’Ordinanza del Ministero della Salute che permetterà il 7 gennaio la ripresa in presenza dell’attività didattica per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado nella nostra regione. Si chiude in questo modo un impegno costante del nostro sindacato che si è fatto portavoce di tale ipotesi sin dal primo confronto al tavolo prefettizio del 16 dicembre, ritenendo che non ci fossero le condizioni organizzative e di sicurezza per l’eventuale articolazione delle presenze del personale e degli alunni in due fasce orarie. Consideriamo questa la decisione più ragionevole nel contesto attuale che ci permette di riprendere la scuola in presenza senza abbandonare la prospettiva di un rientro al 100% per la quale continueremo a lavorare».

TRACCIAMENTO

«Bene il ritorno in classe, anche per le superiori, dal 7 gennaio anche se solo per il 50 per cento degli studenti che dovranno alternarsi con la didattica a distanza – commentano Andrea Fora, presidente dei Civici X e Rita Coccia coordinatrice dell'Hub Istruzione e Formazione di Senso Civico -.

Con il 50 per cento in classe e il restante in videoconferenza, salta l'ipotesi dei doppi turni d'ingresso e d'uscita per evitare assembramenti fuori e dentro. Ora auspichiamo che la Regione e l'assessorato alla sanità - hanno spiegato Fora e Coccia - in particolare moltiplichino gli sforzi e l'impegno per un pronto tracciamento e per test e tamponi immediati nelle scuole in maniera tale che al verificarsi dei prossimi casi di positività si eviti di dover mettere intere classi e/o plessi scolastici in quarantena determinando di fatto il ritorno alla Dad al 100% nella gran parte delle scuole».

STUDENTI

Ovviamente contenti di rientrare a scuola ma decisamente prudenti gli studenti di Altrascuola e Rete degli Studenti Medi. Dopo aver affisso fuori dai loro istituti «cartelloni e volantini con un unico messaggio: ripensare a una scuola migliore in vista del rientro del 7 gennaio», gli studenti, che già avevano espresso contrarietà ai due scaglioni di ingresso, ribadiscono: «Vogliamo tornare in una scuola per la quale sono stati attuati tutti gli investimenti necessari nelle infrastrutture e nella mobilità, al fine di un rientro sicuro che garantisca il nostro diritto allo studio. “Ci si vede il 7 gennaio”, in questo senso, non è un semplice augurio, ma una vera e propria rivendicazione per la quale siamo disposti a batterci».

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