Vaccini, una giornata di caos per le prenotazioni. La Regione:«Ora sbloccate fino a maggio»

Ecco l'avviso apparso ieri mattina sul portale della Regione
Ecco l'avviso apparso ieri mattina sul portale della Regione
di Luca Benedetti
Venerdì 26 Febbraio 2021, 10:15
4 Minuti di Lettura

PERUGIA - Piero, ottant’anni a marzo, è arrivato davanti alla farmacia Afas di Madonna Alta alle otto e mezza. Ha fatto un po’ la fila poi, nella mattinata del caos, ha rinunciato: «Ci proverà mia figlia dal computer, io mollo. Qui è tutto bloccato. Mi hanno detto che c’era gente in fila dalle sei e mezza. In effetti, di anziani come me ne ho trovati tanti».
Tutto bloccato significa che il sistema della prenotazione dei vaccini, aperto a tutte le classi di over 80 e insegnanti, è andato in tilt. Lo dice il portale attivato della Regione. Ecco l’avviso: «Vista la necessità di ampliare l’offerta di posti disponibili per le vaccinazioni, è necessaria una interruzione del servizio fino alle 16:00». In effetti nel pomeriggio la macchina si è rimessa pian piano in moto per quello che è stato raccontato come un tilt controllato. «Ci saranno dei blocchi-spiegava al tradizionale briefing settimanale sull’andamento Covid, Giancarlo Bizzarri amministratore di Umbria Salute, per fare in modo di ampliare la platea di chi si può prenotare. Entro oggi (cioè, ieri) apriremo le agende fino a tutto maggio». Le code in alcune farmacie venivano segnalate ancora ieri sera anche alle 18,30. Intasato anche il numero verde.
Tilt controllato vuol dire che, almeno per quello che hanno verificato diversi farmacisti, alle nove stop alle prenotazioni e quanto c’è stati accesso si prenotava fino a giovedì.
Intanto per evitare altro caos, la Regione che cercato di fare chiarezza così: «Si comunica che per i nati dal 1941 la prenotazione per la somministrazione del vaccino è aperta da oggi, ma sarà consentita progressivamente al compimento degli 80 anni in quanto in questa fase la campagna vaccinale è riservata a tutti i soggetti che hanno appunto già compiuto 80 anni alla data della prenotazione». Quindi l’indicazione è di ricordarsi bene la data di nascita. A proposto di sistema. Sembra che l’altra sera, durante una prova, c’è chi è riuscito a infilarsi e fare comunque la prenotazione. Quasi un anticipo. Ma la giornata è stata pesantissima con una sorta di rivolta social con al pagina Facebook della Regione che è diventato sfogatoio di tante proteste. Una per tutte: «Io sto cercando di prenotare per mia nonna nata nel 1930, riesco ad arrivare alla fine, ma mi dice che non ci sono posti disponibili per le preferenze selezionate, sono già terminati?».
Ieri una giornata di passione, ma gli umbri dimostrano di volere il vaccino. Secondo i dati di Umbria Salute l’85% degli over 80 che potevano prenotarsi lo hanno fatto. Da lunedì tocca alle dosi somministrare a casa(3.300) da parte dei medici di famiglia; mentre il dg della Salute regionale, Claudio Dario ha bussato anche alla porta di Gianni Rezza, dg Prevenzione del ministero della Salute, per i 50mila vaccini in più chiesti dalla presidente Donatella Tesei.
Nella giornata del caos, la lista delle proteste è stata lunghissima. Dalla presidente dell’Ordine dei medici della provincia di Perugia, Verena De Angelis che si è appella al ministro della Salute Roberto Speranza ieri denunciare i pochi vaccini arrivati in Umbria: «Distribuite 474 dosi per 10mila abitanti contro media italiana 610 in una regione che per anziani è seconda solo alla Liguria». Conferma la giornata nera il segretario regionale della Fimmg Sabatino Orsini Federici. Ieri sera vertice tra Regione e medici di famiglia. Attacca sulla gestione delle prenotazioni la Cgil con il segretario regionale Vincenzo Sgalla e Maria Rita Paggio, segretaria dello Spi Cgil Umbria: «Avevamo proposto la nostra collaborazione, ma la Regione ha preferito fare da sola».
«Il fatto che si possano prenotare tutti gli over ottanta e il personale della scuola- ha spiegato il presidente di Federfarma Umbra- Augusto Luciani, ha creato un prevedibile tappo».
Nel mare di polemiche , dopo la stoccata, Andrea Fora (Patto civico per l’Umbria) propone cinque nomi per aiutare l’Umbria a uscire dal caos: «La grave situazione non consente ulteriori tentennamenti: Giancarlo Agnelli, Vincenzo Panella, Walter Orlandi, Carlo Romagnol e Gigliola Rosignoli».

© RIPRODUZIONE RISERVATA