Città del Vaticano – Un piano nazionale per il risarcimento delle vittime, una indagine storica nelle diocesi sul fenomeno della pedofilia e ora anche un tribunale penale canonico che funzionerà, a partire dall'anno prossimo, a livello nazionale per affrontare i casi di abusi su persone adulte, donne e uomini, da parte di religiosi e personale al servizio nelle strutture cattoliche. La neonata corte non si occuperà tanto di minori, ma di violenze di varia natura commesse su persone adulte. E' una misura senza precedenti quella presa dalla Conferenza Episcopale d'Oltralpe che testimonia il percorso avanzato della Francia nella lotta contro gli abusi sessuali, spirituali e di potere.
Naturalmente la creazione del tribunale non sostituisce il sistema giudiziario civile, hanno spiegato i vescovi, semmai fa parte delle misure messe in campo per rispondere agli scandali nella Chiesa e recuperare così la credibilità e la fiducia perduta in questi anni.
Le possibili sanzioni vanno dal divieto di risiedere in un luogo, al divieto di esercitare un ministero, alla privazione di un ufficio e persino alla scomunica, fino all'obbligo di risarcire le vittime. Nell'ottobre 2021, un rapporto schiacciante di una commissione indipendente (CIASE) ha stimato che circa 216.000 minori sono stati vittime di sacerdoti e religiosi tra il 1950 e il 2020, cifra che sale a 330.000 se si contano anche i dipendenti laici delle istituzioni religiose.