Mostra per aiutare i bambini profughi, Parolin sceglie il disegno di un asinello

Mostra per aiutare i bambini profughi, Parolin sceglie il disegno di un asinello
di Franca Giansoldati
Domenica 7 Aprile 2019, 12:04
2 Minuti di Lettura
Città del Vaticano - Un acquerello che raffigura un asino e che verrà appeso nel suo studio. Tra tutte le opere esposte alla mostra di beneficenza organizzata nel Palazzo della Cancelleria per aiutare i bambini profughi della Giordania nell'ospedale gestito dalle suore comboniane, il cardinale Pietro Parolin ha scelto il disegno che ritrae un somarello, l'animale biblico che per eccellenza simboleggia i lavori umili e faticosi. Un animale che nella Bibbia viene citato negli eventi significativi, come per esempio l'ingresso di Gesù a Gerusalemme. E' l'asino che fa girare le macine dei mulini ed è ancora l'asino che accompagna la Sacra Famiglia durante la fuga in Egitto. Parolin osservando centinaia di dipinti non ha avuto dubbi: «Prendo quello» ha detto indicando il disegno. 

La mostra intitolata “La Bellezza al servizio della carità”, inaugurata dal Segretario di Stato e da diversi cardinali, resterà aperta fino al 13 aprile. Le opere dell'autore – monsignor Americo Ciani – servono per finanziare l'acquisto di macchinari destinati all'ospedale cattolico di Karak, in Giordania, gestito dalle suore comboniane in collaborazione con il Bambin Gesù.

«Ci occupiamo di servire la popolazione senza fare distinzione di religione, di razza, di provenienza. Chi bussa alla porta viene aiutato», ha spiegato suor Alessandra ricordando l'alto numero di profughi siriani che ospita il Paese prevalentemente musulmano. Lorenzo Borghese del Bambino Gesù ha spiegato il progetto sulle neuroscienze portato in Giordania. «Abbiamo curato - ha detto - 1.300 bambini, la maggior parte vengono dalla periferia di Karak, li aiutiamo con una unità mobile che abbiamo acquistato».Il catalogo della mostra è stato mostrato in anteprima al Papa Francesco durante il viaggio in Marocco. Una sezione della mostra ha come protagonisti i clochard che vivono sotto il colonnato di San Pietro. In particolare Willy, un senzatetto di origine tedesca, scomparso due anni fa e fatto seppellire dal pontefice nel camposanto teutonico, un privilegio fino a quel momento riservato a nobili o persone di alto lignaggio di origine tedesca.

 
© RIPRODUZIONE RISERVATA