Becciu condannato dal tribunale di Como a risarcire Perlasca. «Nessun complotto»

Becciu condannato dal tribunale di Como a risarcire Perlasca. «Un complotto»
Becciu condannato dal tribunale di Como a risarcire Perlasca. «Un complotto»
Venerdì 11 Novembre 2022, 13:23 - Ultimo agg. 21:36
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Città del Vaticano- Nuovo colpo di scena nel complicatissimo processo per la compravendita del palazzo di Londra. Il cardinale Angelo Becciu è stato condannato per abuso dello strumento processuale: dovrà corrispondere a monsignor Alberto Perlasca un giusto importo risarcitorio.  Il ricorso civile  del cardinale contro il suo grande accusatore Perlasca e la sua amica Genoveffa Ciferri e’ stato respinto dal Tribunale di Como. La seconda sezione civile con una sentenza depositata il 10 novembre 2022, ha condannato il porporato a rifondere le spese processuali a Perlasca e alla Ciferri (più di 20 mila euro ciascuno ) e a risarcire per il danno subito Perlasca per 9 mila euro. 

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Nella motivazione emerge che Perlasca (ex capoufficio amministrativo della Segreteria di Stato e testimone dell’accusa nel processo in corso in Vaticano) e la Ciferri non avrebbero complottato ai danni del cardinale .

Le accuse di Becciu nei confronti di Perlasca sono state definite dal giudice di «assoluta evanescenza - e non di mera infondatezza - che ammanta la pretesa ( di Becciu ) rivolta nei confronti di Perlasca, e giustifica la condanna (del cardinale) per abuso dello strumento processuale».

A proposito della signora Ciferri, invece, il giudice non ha ritenuto che sia stata superata la soglia dell’illecito penale riferendosi all’incontro con Becciu del 10 luglio 2020 , in cui la donna lo avrebbe accusato di non aver fatto nulla per Perlasca, minacciandolo che avrebbe perso la sua “berretta cardinalizia” . Nessun illecito neppure nell’ incontro tra la Ciferri e il fratello del cardinale, Mario Becciu, in cui il cardinale era stato definito dalla donna “un uomo morto”, e che sarebbe finito in carcere senza la berretta cardinalizia. 

Questo riferimento alla cosiddetta  «decardinalizzazione» è stato centrale nel decidere la causa, in quanto, si legge nella sentenza, «non risulta che , nel diritto canonico, la perdita della gerarchia di cardinale dipenda dalla volontà di ex agenti segreti». Un riferimento relativo alla Ciferri che sostiene di aver lavorato per anni come analista del Cesis , il vecchio organismo di coordinamento dei servizi segreti italiani.

La sentenza della causa civile nel tribunale di Como anticipa di una settimana la attesissima testimonianza (fissata dal presidente del tribunale vaticano, Pignatone per  il 24 e 25 novembre ) di monsignor Perlasca davanti al Tribunale vaticano.

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