Gli oratori cattolici aperti per l'estate post Covid: il sollievo per le famiglie e 2,4 milioni di bimbi

Gli oratori cattolici aperti per l'estate post Covid: il sollievo per tante famiglie e 2,4 milioni di bimbi
Gli oratori cattolici aperti per l'estate post Covid: il sollievo per tante famiglie e 2,4 milioni di bimbi
Mercoledì 16 Giugno 2021, 15:49 - Ultimo agg. 15:50
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Dal calcetto alle gite, dalle attività artistiche alla pallacanestro. In tutta Italia oltre 8 mila oratori accoglieranno circa 2,4 milioni tra bambini e adolescenti da qui a tutto il mese di luglio, con attività che spaziano dallo sport al gioco e all’escursionismo, seguiti da 400 mila operatori. E le previsioni dicono che i numeri potrebbero tornare quelli di una volta, prima del Covid. Il settimanale cattolico Famiglia Cristiana ha messo sotto la lente di ingrandimento la rete delle strutture cattoliche in una inchiesta mai fatta prima. Dal Giambellino (Milano) a Ballarò (Palermo), da Sinalunga (Siena) a Lamezia Terme, da Treppo Carnico e da Sutrio (Udine) a Napoli e a Lecce, da Mirafiori Sud (Torino) a Roma e a Piazza Armerina (Enna), il settimanale fa un viaggio alla scoperta di cosa offrono alle famiglie i vari centri

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Preghiera, escursioni in bicicletta, partite a calcio e a ping pong, visite a musei, ma anche accoglienza a cristiani perseguitati nei loro Paesi d’origine da cui sono dovuti fuggire, attività culturali e un istruttivo confronto con la natura nell’anno più difficile, quello della ripartenza post Covid. «Segno di un’Italia che dopo tanti lockdown è felice di tornare all’aria aperta.

Di stare finalmente insieme, anche se resta evidente il divario tra il Nord (dove si trovano il 50 per cento degli 8 mila oratori strutturati, mentre 3 mila sono al centro) e il Sud» si legge.

«Le parole chiave, quest’anno, sono fiducia e speranza», dice don Michele Falabretti, 52 anni, bergamasco, responsabile del Servizio nazionale di pastorale giovanile della Conferenza episcopale italiana (Cei). «Ci accingiamo a vivere una stagione decisamente più tranquilla», assicura. «Lo scorso anno il livello di ansia era altissimo, pari alla percezione che riuscire a fare le cose fosse impossibile. Oggi c’è più serenità, per la riapertura e per i vaccini, ma non solo. Gli oratori hanno dimostrato di non essere dei focolai. Cts e Governo hanno riconosciuto che i centri estivi non sono fonte di contagio. Detto questo invitiamo tutti a non abbassare la guardia e rimanere vigili su mascherine, distanziamenti, lavaggio frequente delle mani».

 

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