Il cardinale Zuppi al nuovo governo: «Serve una società più inclusiva, la Chiesa valuterà severa se occorre»

La Cei ribadisce che «nel rispetto delle dinamiche democratiche e nella distinzione dei ruoli, non farà mancare il proprio contributo per la promozione di una società più giusta e inclusiva»

Il cardinale Zuppi al nuovo governo: «Serve una società più inclusiva, la Chiesa valuterà severa se occorre»
Il cardinale Zuppi al nuovo governo: «Serve una società più inclusiva, la Chiesa valuterà severa se occorre»
Martedì 27 Settembre 2022, 15:28
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Città del Vaticano –  «La Chiesa continuerà a indicare, con severità se occorre, il bene comune e non l’interesse personale, la difesa dei diritti inviolabili della persona e della comunità». All'indomani del voto la vittoria del centro destra viene commentata dai vescovi italiani in un comunicato diffuso dal cardinale Matteo Zuppi.  La Cei ribadisce che «nel rispetto delle dinamiche democratiche e nella distinzione dei ruoli, non farà mancare il proprio contributo per la promozione di una società più giusta e inclusiva».

Giorgia Meloni e la citazione errata di San Francesco, ma nello stesso errore cadde il cardinale Ravasi

Al prossimo governo i vescovi affermano che «l’Italia ha bisogno dell’impegno di ciascuno, di responsabilità e di partecipazione».

Il crescente astensionismo che ha caratterizzato questa tornata elettorale, raggiungendo livelli mai visti in passato «è simbolo di un disagio che non può essere archiviato ma deve essere ascoltato, nella consapevolezza che sia necessario ricostruire un tessuto di relazioni umane, di cui anche la politica non può fare a meno».

Secondo i vescovi l’agenda dei problemi del nostro Paese è fitta: le povertà in aumento costante e preoccupante, l’inverno demografico, la protezione degli anziani, i divari tra i territori, la transizione ecologica e la crisi energetica, la difesa dei posti di lavoro, soprattutto per i giovani, l’accoglienza, la tutela, la promozione e l’integrazione dei migranti, il superamento delle lungaggini burocratiche, le riforme dell’espressione democratica dello Stato e della legge elettorale

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