Giubileo 2025, Gualtieri sceglie come suo braccio destro Maurizio Pucci (in attesa del bilaterale Italia-Vaticano)

Giubileo 2025, Gualtieri sceglie come suo braccio destro Maurizio Pucci (in attesa del bilaterale Italia-Vaticano)
di Franca Giansoldati
Lunedì 21 Febbraio 2022, 18:01
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Roma – In attesa che il governo Draghi si muova per fissare la prima riunione bilaterale tra Santa Sede e Italia al fine di rendere effettivo l'avvio operativo del Giubileo del 2025, il sindaco Roberto Gualtieri ha individuato chi sarà il suo principale braccio destro. La scelta del sindaco è caduta su Maurizio Pucci, ex assessore dell’ex sindaco Ignazio Marino e coordinatore dei lavori del Giubileo del 2015 dedicato al tema della Misericordia.

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Giubileo 2025, Gualtieri sceglie come suo braccio destro Maurizio Pucci 

Soprannominato «Mister Wolfe», Pucci aveva avuto lo stesso incarico con Francesco Rutelli per l’Anno Santo del 2000, insomma un veterano in grado di coordinare e supervisionare ogni aspetto dell'appuntamento religioso che riporterà Roma sotto i riflettori del mondo. Il sindaco Gualtieri è stato incaricato dal governo a ricoprire il ruolo di commissario straordinario del Giubileo lunedì 31 gennaio, anche se la sua nomina era stata avanzata in via informale durante il tavolo tematico istituzionale riunito lo scorso dicembre. 

Il ruolo di commissario è previsto dalla normativa per «assicurare gli interventi funzionali alle celebrazioni» del grande evento per il quale è stato stanziato un pacchetto di investimenti da 1,4 miliardi di euro da utilizzare per tutte le infrastrutture necessarie ad accogliere il flusso di pellegrini che si prevede massiccio. Tra pochi giorni – a quanto apprende Il Messaggero  – verrà ufficializzata la nomina di Pucci.

Nel frattempo sia il Comune che il Vaticano sono in attesa della prima riunione bilaterale dalla quale dipenderà la stessa agenzia per il Giubileo. 

«Ringrazio il presidente Draghi e il Cdm per la nomina a Commissario straordinario per #Giubileo2025 - aveva twittato il sindaco - metterò tutto il mio impegno affinché #Roma arrivi a questo grande evento spirituale come una capitale più moderna e vivibile pronta ad accogliere milioni di pellegrini e turisti». Gualtieri nel frattempo ha gettato le basi per una buona cooperazione con Papa Francesco e con il presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, Rino Fisichella, punto di riferimento per il Vaticano.

Nei giorni scorsi, in una intervista a Vatican News Fisichella ha sintetizzato la portata di questo Anno Santo: «Ci invita a guardare al futuro dopo mesi di fragilità e paura. Sarà un Giubileo incarnato nel presente, un tempo per ricostruire i rapporti e tornare ad incontrarsi».

E ancora: «Non possiamo dimenticare che questo, a differenza del Giubileo del 2016, è un Giubileo ordinario e, nella storia della Chiesa, gli Anni Santi ordinari si sono spesso incarnati nelle vicende storiche contemporanee. Pensiamo a quello del ’50, quando Pio XII volle ricostruire un clima di fiducia dopo la Seconda Guerra mondiale o a quello del ’75 che Paolo VI immaginò come un momento di profonda unità all'interno della Chiesa dopo le tensioni post-conciliari. Pensiamo poi a quello del 2000 che rappresentò l’ingresso della Chiesa nel terzo millennio della sua storia».

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