Il cardinale Parolin a Beirut: serve un migliore governo che favorisca trasparenza e responsabilità

Il cardinale Parolin a Beirut: serve un migliore governo che favorisca trasparenza e responsabilità
di Franca Giansoldati
Venerdì 4 Settembre 2020, 17:12
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Città del Vaticano – L'inviato del Papa in Libano, il cardinale Pietro Parolin, arrivato a Beiruth per esprimere la vicinanza della Chiesa cattolica al popolo libanese dopo l'esplosione devastante del mese scorso, porta subito l'attenzione a come ricostruire il paese secondo criteri  legati alla solidarietà,  giustizia e trasparenza. Lo dice chiaramente nel discorso fatto nella cattedrale quando parla del bisogno di «lottare per un migliore governo che favorisca la responsabilità, la trasparenza e la responsabilità. Insieme possiamo sconfiggere la violenza e ogni forma di autoritarismo, promuovendo una cittadinanza inclusiva basata sul rispetto dei diritti e dei doveri fondamentali». Il Papa ha indetto per oggi una giornata di digiuno e di solidarietà. «Non siete soli» ha ripetuto Parolin ai libanesi, incontrando la società civile, il presidente Aoun, i vescovi e le autorità.

«Certo, nessuno può vivere in una situazione in cui si teme che la propria vita e quella dei propri cari possa essere minacciata in qualsiasi momento». Bisogna avere «il coraggio di gridare insieme: "basta". La nostra sofferenza può aiutarci a purificare le nostre intenzioni e a rafforzare la nostra determinazione a vivere insieme in pace e dignità».

Il segretario di Stato cita poi alcuni documenti papali per mettere il dito nella piaga: «quando l'esercizio del potere politico mira solo a proteggere gli interessi di pochi privilegiati, il futuro è compromesso e i giovani possono essere tentati di perdere la fiducia, poiché sono relegati ai margini della società senza la possibilità di contribuire a costruire il futuro». 

Infine l'appello ai leader libanesi, ai partiti tradizionali come anche ai movimenti di nuova formazione. «Nessuno deve manipolare i sogni delle giovani generazioni, ma piuttosto facilitare la partecipazione attiva dei giovani alla costruzione della società.  Insieme ricostruiremo Beirut! Dio vi benedica! ».


 

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