Padre Arrupe, il 'papa nero' che Wotjyla considerava troppo a sinistra diverrà santo

Padre Arrupe, il 'papa nero' che Wotjyla considerava troppo a sinistra diverrà santo
di Franca Giansoldati
Giovedì 15 Novembre 2018, 12:44
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Città del Vaticano – Padre Pedro Arrupe, il superiore dei gesuiti che si dimise dopo un ictus e a seguito di divergenze con San Giovanni Paolo II (che lo ha sempre considerato troppo a sinistra) diverrà beato. Il gesuita che governò la Compagnia di Gesù dal 1965 al 1983, anni segnati pesantemente in America Latina dalla Teologia della Liberazione in una forma molto radicale, è sepolto nella Chiesa del Gesù a Roma dove Papa Francesco si fermò a pregare qualche mese dopo la sua elezione nel 2013.

Il nuovo generale della Compagnia di Gesù, il venezuelano padre Arturo Sosa ha informato che in Vicariato è ormai tutto pronto per dare l'avvio al lungo iter che, tappa dopo tappa, porterà Arrupe all'onore degli altari. Lo ha annunciato Catholic News Service spiegando che 100 testimoni, da tutto il mondo, sono già pronti per testimoniare. L'apertura del processo avverrà al Laterano il 5 febbraio, nel 28esimo anniversario della morte di Arrupe.

Arrupe era un uomo coltissimo, che parlava 7 lingue, dal tratto molto umano. Durante il suo mandato ebbe i coraggio di sfidare il dittatore paraguayano di estrema destra, Stroessner, che aveva espulso numerosi membri dell'Ordine dal paese. Domandò notizie al generale Franco sulle torture in Spagna. Difese il teologo Teilhard de Chardin dalle critiche del Vaticano, instaurò un dialogo con i non credenti, gli scienziati, marxisti e le culture non occidentali. E stato autore di centinaia di testi di spiritualità. Aveva una visione molto chiara del dopo Concilio, ed è sempre stato ammirato dall'ala rinnovatrice, allora maggioritaria, della Chiesa. 
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