Papa Francesco ai nuovi cardinali chiede di non sbandare. Ridisegnato il peso in conclave

Papa Francesco ai nuovi cardinali chiede di non sbandare. Ridisegnato il peso in conclave
Papa Francesco ai nuovi cardinali chiede di non sbandare. Ridisegnato il peso in conclave
di Franca Giansoldati
Sabato 28 Novembre 2020, 20:12 - Ultimo agg. 29 Novembre, 17:44
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Città del Vaticano – Papa Francesco indica la strada ai nuovi cardinali. Chiede loro di non confondere l'interesse con la funzione, l'ego con il ruolo, laddove il ruolo e' quello di essere testimoni di Cristo e del Vangelo. Li invita a sfuggire alla corruzione, a non sbandare, a tenere a mente che il colore delle vesti implica la fedeltà e coerenza nei gesti. La strada, quasi una evocazione felliniana, diventa così metafora di radicalità. Tutto il resto fa deviare. «Così il rosso porpora dell’abito cardinalizio, che è il colore del sangue - ha detto - può diventare, per lo spirito mondano, quello di una eminente distinzione. E tu non sarai più il pastore vicino al popolo, sentirai di essere soltanto “l’eminenza”. Quando tu sentirai questo, sarai fuori strada».

E' un singolare concistoro quello che si è svolto a San Pietro, racchiuso in un tempo record di 41 minuti, senza le folle, le visite di cortesia, le moltitudini festanti, la ridondanza liturgica.

Stavolta è stato tutto ridotto all'essenziale. 

Collegati in video conferenza, da remoto, c'erano 18 cardinali, mentre coloro che erano fisicamente presenti - tutti ovviamente distanziati in basilica e muniti di mascherine – non superavano la settantina. In tempi di Covid era da dire che il collegio cardinalizio sarebbe risultato praticamente sotto-rappresentato per via della impossibilità a viaggiare. Anche la cerimonia non poteva che essere riveduta e corretta per esigenze sanitarie. Distanze, sanificazioni, massima semplificazione. Delle 13 nuove berrette rosse due non erano presenti. Non hanno potuto viaggiare sicché riceveranno l'anello, il titolo e lo zucchetto rosso dal nunzio, nei loro rispettivi paesi, il Brunei e le Filippine.

Il primo neo cardinale che si è inginocchiato davanti al Papa per ricevere anello, berretta e titolo è stato il maltese Grech al quale è andato il compito di raccogliere i pensieri dei presenti e insistere sul tema della sinodalità, della Chiesa in ascolto, della dinamica della circolarità. Il secondo è stato il vescovo di Albano, Semeraro, il nuovo prefetto della Cause dei Santi che ha da poco sostituito il cardinale Becciu, assente per forza di cose dopo che il pontefice gli ha tolto le prerogative cardinalizie, lasciandogli solo le insegne. A Semeraro Francesco ha affidato una raccomandazione in più: «comportati bene», poi però l'anello cardinalizio che stava per mettergli al dito è scivolato sul pavimento. Entrambi hanno trattenuto un sorriso anche se quel simbolo di fedeltà caduto a terra per i superstiziosi non sarebbe un buon segnale. Con il cardinale ottantenne Feroci, ex responsabile della Caritas di Roma e ora al santuario del Divino Amore, invece, il Papa ha scherzato: «Hai visto che il Papa ha fatto cardinale un parroco?»

 Il pontefice argentino nell'omelia ha citato più volte «la strada» come metafora di vita e per certi versi è sembrato evocare il celebre film di Fellini, La Strada, al quale Bergoglio è particolarmente legato. Il suo film preferito. Tempo fa, durante una omelia, fece a braccio un annuncio sulla Risurrezione : «Noi, sassolini per terra, in questa terra di dolore, di tragedie, con la fede nel Cristo Risorto abbiamo un senso». E il senso per il Papa arriva proprio dall’essere attaccati alla pietra «scartata», alla roccia che è Cristo. L'immagine dei sassolini è tratta dalla Strada di Fellini e da un personaggio che si chiamava Il Matto. E alla Strada si è ispirato ancora oggi per incoraggiare i nuovi cardinali a proseguire sulla via della radicalità evangelica.

Alla fine della cerimonia il Papa ha portato tutti i nuovi cardinali dal papa Emerito sul colle vaticano. Con questo concistoro Francesco sta orientando decisamente il prossimo conclave (quando sarà). Il numero totale di cardinali elettori, ossia con meno di 80 anni di età, è salito a quota 128. La maggioranza - 75 cardinali - è stata nominata da Francesco, 40 da Benedetto XVI e 16 da Giovanni Paolo II anche se per essere eletto Papa, nelle prime votazioni, è necessario ottenere almeno i due terzi dei voti, pari a 86.

A livello di continenti, la geografia del Collegio cardinalizio votante sarà: Africa, 17; Asia, 16; America latina, 24; America del Nord 13; Oceania, 4; Europa, 54. Un raffronto statistico con la composizione del Conclave del 2013 mostra l'evoluzione geografica: oggi gli europei rappresentano il 41% del collegio elettorale, sette anni fa erano il 42%; gli africani sono 14% mentre prima erano il 10%; gli asiatici e coloro che provengono dall'Oceania 16%, mentre prima il 10%; gli americani, del nord del centro e del sud, sono il 29%, la stessa percentuale del 2013. Infine, altro dato interessante, è che i cardinali provenienti dai paesi poveri o in via di sviluppo (Centro e Sud America, Asia, Oceania, Africa) passano dal 36,5% al 46%.

Padre GianPaolo Salvini sull'ultimo numero della Civiltà cattolica ha scritto che in questo concistoro Bergoglio «ha designato due cardinali destinati ai dicasteri della Curia, mentre gli altri sono pastori che si sono distinti nella difesa degli ultimi e dei più bisognosi, o che provengono da Chiese particolarmente ferite, o che sono personalità molto simboliche».

Tra i 13 nuovi cardinali sei sono italiani: Marcello Semeraro, appena nominato alla testa della congregazione delle Cause dei santi al posto del cardinal Giovanni Becciu; Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena; fra Mauro Gambetti, francescano conventuale, Custode del Sacro convento di Assisi; tre hanno più di ottant'anni: Silvano M. Tomasi, nunzio apostolicoin pensione; fra Raniero Cantalamessa, francescano cappuccino, predicatore della Casa pontificia; mosnignor Enrico Feroci, ex direttore della Caritas romana e ora parroco a Santa Maria del Divino Amore. Oltre all'infornata di italiani, gli altri sette cardinali elettori nominati dal Papa provengono da Malta (Grech), Rwanda (Mbanda), Stati Uniti d'America (Gregory), Cile (Aòs), Filippine (Advincula), Brunei (Sim), un ultraottantenne proviene dal Messico (Arizmendi). 

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