Papa Francesco mette in guardia: fate attenzione ai cristiani rigidi, educati e troppo formali

Papa Francesco mette in guardia: fate attenzione ai cristiani rigidi, educati e troppo formali
di Franca Giansoldati
Martedì 16 Ottobre 2018, 19:02
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Città del Vaticano - Papa Francesco torna a fustigare quei cristiani troppo rigidi, formali, educati ma che nel fondo del cuore dimostrano di essere sepolcri imbiancati, persone preoccupate più delle regole che non delle persone. Il Papa commentava il brano del Vangelo che racconta di Gesù che, invitato a pranzo da un fariseo, si siede a tavola senza prima fare le abluzioni previste dalla legge tra la meraviglia dei presenti scandalizzati. Un atteggiamento che ritorna in diverse pagine del Vangelo. Francesco spiega: «Erano davvero un esempio di formalità. Ma gli mancava vita. Erano inamidati. Erano dei rigidi. E Gesù conosceva l’anima loro. Questo ci scandalizza, perché loro si scandalizzavano delle cose che faceva Gesù quando perdonava i peccati, quando guariva il sabato. Si strappavano le vesti: Oh! Che scandalo! Questo non è di Dio, perché si deve fare questo. Non gli importava la gente: gli importava la Legge, le prescrizioni, le rubriche».

Non è la prima volta che Francesco tuona contro gli ipocriti ai quali interessa solo l'apparenza. «Dietro la rigidità ci sono dei gravi problemi ma sotto o dentro una rigidità, ci sono dei problemi. Gravi problemi. Dietro le apparenze di buon cristiano, apparenze intendiamoci, che sempre cerca di apparire, di truccarsi l’anima, ci sono dei problemi. Lì non c’è Gesù. Lì c’è lo spirito del mondo».

La predica a Santa Marta termina con un avvertimento: «State attenti voi davanti ai rigidi. State attenti davanti ai cristiani – siano laici, preti, vescovi – che si presentano così perfetti, rigidi. State attenti. Non c’è lo Spirito di Dio lì. Manca lo spirito della libertà. E stiamo attenti con noi stessi, perché questo ci deve portare a pensare nella nostra vita. Io cerco di guardare le apparenze soltanto? E non cambio il mio cuore? Non apro il mio cuore alla preghiera, alla libertà della preghiera, alla libertà dell’elemosina, alla libertà delle opere di misericordia?»
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